RSL, le pagelle di Lugano-Grasshopper: Petar Brlek indossa il mantello da supereroe, entra e manda in orbita i bianconeri

scritto da Claudio Paronitti

In una partita tesa come non mai, i bianconeri sprecano l’impossibile nella prima ora, panicano per venti buoni minuti, ma l’inserimento di Petar Brlek cambia, in positivo, un pazzo finale di stagione

Noam Baumann – 3,5 – sui primi due gol zurighesi non può assolutamente nulla, mentre sul terzo si tuffa in netto ritardo;

Fulvio Sulmoni – – come accaduto a Neuchâtel apre un varco, assieme a tutto il reparto, in occasione del 2-2 biancoblù;

Mijat Marić – 4,5 – è il re della retroguardia e lo dimostra con anticipi di classe e una posizione come al solito invidiabile;

Fabio Daprelà – 3,5 – si rende immediatamente conto di aver sbagliato la chiusura su Djuricin (che è entrato nella difesa come il coltello nel burro);

Numa Lavanchy – – è un motorino infaticabile, ma questo non lo scopriamo adesso. Colpisce un palo pieno che avrebbe meritato più fortuna;

Jonathan Sabbatini – – non è decisamente la sua serata. Sbaglia una quantità infinita di palloni (anche semplici). Da un suo errore nasce il 2-2 ospite;

(84′ Petar Brlek – – entra e dopo due minuti sigla il gol che apre le porte europee al Lugano. Solo per questo – e abbiamo detto poco! – diventa l’eroe della splendida serata luganese);

Bálint Vécsei – 4,5 – o disputa partite intelligenti e di qualità oppure si nasconde. Fortunatamente, contro il GC opta per la prima;

(74′ Miroslav Čovilo – s.v. – lanciato nella mischia per un “all in”, non riesce a incidere);

Domen Črnigoj – 3,5 – la consueta corsa galoppante, ma troppi errori, sia d’impostazione che di tiro;

(74′ Dragan Mihajlović – s.v. – come per Čovilo, un quarto d’ora da “tutti all’arrembaggio”);

Mattia Bottani – – segna un gol fantastico, se ne divora letteralmente un altro che avrebbe portato meno sofferenze a tutti;

Alexander Gerndt – 3,5 – anche lui sente parecchio un incontro ad altissima tensione. Va vicino al gol più volte, ma pecca di precisione;

Armando Sadiku – – mette a segno una rete facile facile. Per farla, tuttavia, bisogna essere sempre pronti. E lui lo è stato. Cala con il passare dei minuti;

Fabio Celestini – 5,5 – azzecca il cambio Sabbatini-Brlek che consegna l’Europa League dalla porta principale. La cavalcata da ottobre a oggi è stata un’escalation di emozioni e prestazioni positive. Come regalo, è stato ufficializzato il suo rinnovo. Che si vuole di più?

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