RSL, le pagelle di Lugano-Lucerna: Gerndt ripagato di tutti gli sforzi, Baumann decisivo per i tre punti

scritto da Claudio Paronitti

Il formato europeo del Lugano, ora terzo in solitaria in classifica, passa dai gol di Gerndt e dalle parate di Baumann, ma anche dall’esplosività e dall’immenso lavoro collettivo di tutto il gruppo

Noam Baumann – 5 – ordinaria amministrazione (e non era semplice considerate le fastidiose folate di vento) fino allo strepitoso tuffo nella ripresa, che mantiene intonsa la porta;

Fulvio Sulmoni – 5 – contiene come meglio non potrebbe l’esuberanza delle punte lucernesi. Se la difesa a tre funziona, gran parte del merito è anche suo;

Mijat Marić – – assieme a Sulmoni e Daprelà forma un trio che tutte le altre squadre invidiano. Non molla un centimetro, dimostrando un carattere che pochi suoi altri colleghi hanno;

Fabio Daprelà – – lotta con il mastino Eleke, il quale cerca sempre il contatto fisico e un’eventuale reazione. Fabio non ci casca e controlla le offensive con grande intelligenza;

Numa Lavanchy – 4,5 – un’ora e poco più di tanta, tantissima corsa e sostanza. L’ex GC si mostra per quello che è: un giocatore generoso fin quando calca il terreno;

(65′ Domen Črnigoj – 4 – peccato per la conclusione dal limite che sorvola di un nulla la traversa. Per il resto, solita corsa e grinta da vendere);

Jonathan Sabbatini – 4,5 – sbaglia qualche passaggio di troppo rispetto al solito. Tuttavia, il capitano guida i compagni come di consueto. La risposta è assoluta da parte di tutti;

Bálint Vécsei – 4,5 – partita ordinata e senza errori di rilievo per il magiaro. Finalmente, sfrutta la titolarizzazione per dimostrare le sue qualità;

Dragan Mihajlović – 4,5 – torna titolare dopo diverso tempo ed è come se non fosse mai uscito dal campo. Fa la spola tra difesa e attacco, non risparmiandosi mai;

Mattia Bottani – 4,5 – la sua tecnica gli permette di fare ciò che vuole con il pallone tra i piedi. Soffre un po’ nel contrastare l’imponente fisicità dei calciatori lucernesi;

(57′ Petar Brlek – 4 – dà brio ai compagni, mantenendo la calma nella zona nevralgica del terreno di gioco);

Carlinhos Junior – 4,5 – prova in tutti i modi a gonfiare la rete avversaria, senza tuttavia riuscirci. Un po’ egoista in un paio di contropiedi, che vuole concludere personalmente, piuttosto che passare la sfera ai compagni giunti a rimorchio;

Alexander Gerndt – 5,5 – finalmente, tutti gli sforzi profusi sinora vengono ripagati. Si conquista la punizione che decide l’incontro, fa partire un mancino di rara bellezza che lascia di sasso Zibung. Peccato solo per il giallo che gli farà saltare la trasferta di Thun;

(78′ Eloge Yao – s.v. – pochi minuti per l’ivoriano, che dà il suo contributo alla decima partita senza sconfitte);

Fabio Celestini – – appena arrivato disse che il vero Lugano si sarebbe visto in primavera. Se non era una profezia, si trattava di una convinzione di un tecnico capace di infondere le sue idee a una squadra sempre più in formato europeo.

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