RSL, lo Zurigo non conosce più il significato della parola sconfitta

scritto da Claudio Paronitti

© Twitter FC Zürich

Pareggiando 2-2 in casa del Thun, lo Zurigo ha portato a quattro (sette, calcolando tutte le competizioni) i suoi risultati utili consecutivi

L’ultima battuta d’arresto dei tigurini di Ludovic Magnin è datata 1° settembre e l’avversario era il Lugano, guidato allora da Guillermo Abascal. Nel successivo mese di gare sono arrivate 5 vittorie (Breitenrain  AEK Larnaca, Lucerna, Sion e Ludogorets) e 2 pareggi (Neuchâtel Xamax e Thun).

Gli zurighesi hanno confermato il secondo posto in classifica e, anche se c’è un abisso (11 punti) dalla vetta, la differenza con le restanti squadre è minima. La continuità è il fattore che fa dello Zurigo un team quadrato e pronto a ogni evenienza. L’arrivo di Assan Ceesay, decisivo contro i vallesani, ha già dato i suoi frutti.

La particolarità di questa stagione di Raiffeisen Super League è la differenza esistente tra le nove formazioni “normali” del campionato. Tolti gli alieni dello Young Boys, le altre si giocano i posti rimanenti. Tutti possono battere tutti e dopo la pausa delle nazionali capiremo chi potrà regnare nel “campionato degli umani”.

Leggi anche questi...