RSL, Lugano-Basilea, il mantenimento dello spirito combattivo con un po’ di cattiveria agonistica in più sottoporta

scritto da Claudio Paronitti

Il terreno principale dello Stadio di Cornaredo accoglierà domani, domenica 10 novembre 2019, a partire dalle ore 16:00 la sfida tra due delle tre formazioni che tengono in alto la bandiera svizzera a livello europeo, ossia Lugano e Basilea

La quattordicesima uscita stagionale in Raiffeisen Super League porterà le due contraenti all’ultima sosta dell’anno solare dedicata alle attività delle selezioni nazionali. Per entrambe i novanta, e più, minuti avranno un valore importante: i bianconeri intenderanno infatti proseguire la tendenza positiva proposta dall’ingaggio del nuovo mister Maurizio Jacobacci, mentre i rossoblù vorranno approfittare al massimo del contemporaneo big-match tra Young Boys e San Gallo. Ecco dunque i primi ingredienti di un incontro che si preannuncia già sin d’ora interessante.

Il fattore che non bisogna tralasciare è quello concernente la disputa delle rispettive gare di UEFA Europa League, andate in onda giovedì sera. La particolarità è che sia ticinesi che renani non hanno dovuto viaggiare all’estero, avendo avuto l’opportunità di ospitare gli svedesi del Malmö da una parte e gli spagnoli del Getafe dall’altra. I risultati finali hanno sorriso in particolare ai protetti di Marcel Koller, qualificatisi con due turni d’anticipo alla fase a eliminazione diretta (sedicesimi di finale). Dal canto loro, Mijat Marić e compagni sono rimasti sul fondo del girone, ma hanno mostrato un gioco decisamente diverso e più propositivo rispetto alla precedente gestione.

Ed è da qui che occorre ripartire. Oltre, ovviamente, a un aspetto che nel mondo del calcio è fondamentale: segnare più gol dell’avversario. In questo senso, il Lugano fatica tremendamente a gonfiare la rete, pur proponendo, da due partite a questa parte, una manovra avvolgente. La mancanza di concretezza non può essere risolta in un battibaleno e se non si hanno delle «bocche da fuoco» nei propri ranghi è complicato, se non impossibile, pensare di veder svanire il problema del gol nell’immediato.

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