RSL, Lugano concreto e corsaro a San Gallo

scritto da Claudio Paronitti

Il Lugano torna da San Gallo con la posta piena: un 2-0 strameritato per una squadra completa e battagliera, in cui è avvenuto il debutto tra i pali di Kiassumbua

Quarantacinque minuti di totale equilibrio: è questo il sunto della prima parte di gara del “Kybunpark”, in cui le due squadre hanno messo in campo la loro accortezza difensiva. Fatta la dovuta premessa, si è assistito a un confronto con una sola vera occasione da rete. È il 25′ e una sponda aerea di Junior permette a Gerndt di presentarsi solo soletto davanti a Lopar: lo svedese non riesce però a superare l’estremo difensore di casa, calciandogli addosso con il destro, il suo piede “meno educato”. Peccato, perché in una partita così intensa e senza grosse possibilità per bucare la rete avversaria il corso del match sarebbe senza ombra di dubbio cambiato. Ciò che non è cambiato è stato l’atteggiamento del Lugano, sempre propositivo e sempre alla ricerca dell’azione corale. Gli uomini di mister Tami si sono fatti preferire a quelli di Contini per manovra e dedizione. E, mentre i biancoverdi puntano quasi solo ed esclusivamente sul contropiede, i bianconeri si impegnano tutti assieme per raggiungere l’obiettivo della serata, che è quello di conquistare un risultato positivo e continuare la striscia iniziata nei tre incontri precedenti la sosta per gli spareggi delle nazionali. Il punto negativo del primo tempo è il giallo sventolato a Daprelà, che lo costringerà a saltare lo Young Boys domenica prossima. E qui veniamo proprio a un pensiero sulla distribuzione dei cartellini: in una partita dove falli cattivi non ce ne sono stati, due bianconeri – Ledesma e, appunto, Daprelà – si sono beccati un’ammonizione. Il direttore di gara, San, ha sorvolato su alcuni interventi dei sangallesi (in particolare un paio di Haggui) che avrebbero meritato non solo un richiamo verbale, ma anche una sanzione. Purtroppo, è lapalissiano, alla prima azione scorretta i luganesi vengono “ricompensati” con un provvedimento disciplinare.

La ripresa vede la medesima cantilena della prima frazione: il Lugano mostra le migliori cose e, dopo essersi divorato un altro gol con Junior, si porta in vantaggio. Il minuto è il numero 72 e una punizione conquistata da un caparbio Mihajlovic viene battuta da Mariani, lo specialista delle situazioni da palla ferma. Il cross dell’8 trova l’anticipo di tesa di Sabbatini che infila sul primo palo un Lopar incolpevole. È il giusto premio per degli ospiti che non smettono un secondo di proporre un gioco di squadra al cospetto di un undici di casa abulico, senza idee e votato al contropiede e nulla più. Il punto finale della gara viene messo da Junior. Un grande lancio in profondità di Mariani è preda del velocissimo brasiliano che scatta “alla Bolt” e, appena entrato nell’area di rigore avversaria, infila la rete che vale la vittoria. La combattività e la forza che i ticinesi hanno messo in campo li ha portati a conseguire il quarto risultato utile consecutivo in campionato. L’ultimo posto in classifica fa oramai parte del passato: questo successo conferma inoltre che il periodo negativo è definitivamente alle spalle e si può guardare al futuro con molto ottimismo. Con l’unione di intenti di questa sera, la squadra potrà solo progredire e migliorare.

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