RSL, Lugano-Thun, Fabio Celestini: «I ragazzi hanno dimostrato maturità, giocando trenta minuti di ottima qualità»

scritto da Claudio Paronitti

Emozioni contrastanti per mister Fabio Celestini. Il tecnico del Lugano è felice per la prestazione dei suoi protetti ed è un po’ dispiaciuto per non essere riuscito a conquistare i tre punti

Al termine dello zero a zero contro il Thun, l’allenatore bianconero spiega cosa è accaduto in partita, analizzando a fondo i contenuti di un match duro anche a causa di un’atmosfera climatica pesante, che ha limitato le giocate nella ripresa.

La partita – «Sono molto contento di quello che hanno fatto i ragazzi, soprattutto di due cose: avevamo preparato la partita con un 3-5-2 per confrontarci con un solito 4-2-3-1. Invece, loro sono arrivati con un 4-3-3 con due esterni molto alti che a me piace un po’ meno. Dopo dieci-dodici minuti ho visto che c’era questo possesso ospite, la squadra ha modificato il modulo, passando al 4-2-3-1. Sono riusciti a cambiare a partita in corso e non posso che affermare che i ragazzi sono eccezionali. Hanno mostrato mezz’ora di grande calcio dove io mi sono divertito. E se io mi diverto da fuori… Non abbiamo però fatto gol e ciò ci ha un po’ rovinato la festa. Poi, nella ripresa il Thun ha capito che non poteva venire a pressarci alto per vari motivi. Abbiamo di conseguenza dovuto giocare un’altra partita. Ci è mancata un po’ di brillantezza, ma la squadra non ha voluto perdere. Se non si può vincere, è meglio non perdere. I ragazzi hanno dimostrato maturità».

I contenuti – «Per il futuro ho bisogno dei contenuti. Se si vince “così così” qualche pensiero me lo faccio e mi preoccupo. La mezz’ora che ha fatto vedere la squadra non l’ho notata settimana scorsa a Zurigo. Anche i tigurini ci pressavano molto alti. Oggi c’è stato un grande salto di qualità. Il Thun non è affatto più scarso dell’FCZ. I bernesi hanno un Simone Rapp in più che dà più opzioni. Io sono molto contento dei contenuti che ci portiamo a casa. Chiaramente, dispiace non essere riusciti a vincere. Credo che se una squadra doveva vincere era il Lugano, potevamo andare a punteggio pieno».

Il VAR – «Ovviamente, dispiace quanto ti tocca direttamente. So però che anche noi festeggeremo [in futuro]. Portandoci in vantaggio, pensavo che il più fosse stato fatto. Era fuorigioco ed è stato corretto annotarlo. Anche la velocità con cui vengono prese le decisioni sono positive».

I nuovi entrati – «Sandi Lovrić ha fatto fatica. Poi, sono entrati anche Filip Holender e Linus Obexer. Stiamo cercando di far rendere tutti partecipi. Per questo parlo solo di cose positive. È un po’ strano, però».

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