RSL, Sion-Lugano, il borsino dei migliori elementi bianconeri nel liberatorio pomeriggio di inizio ottobre del Tourbillon

scritto da Claudio Paronitti

Questa volta, designare il calciatore luganese di spicco e che più si è distinto nel pomeriggio romando è sicuramente più semplice del solito. Le due reti decisive hanno di certo giocato un ruolo determinante, ma il mediano ungherese se lo è meritato. Così come la squadra ha avuto la forza di procacciarsi il secondo successo stagionale

Bálint Vécsei – spesso è il vero oggetto misterioso della rosa bianconera. Non si sa mai quali siano le sue reali qualità, visto che alterna prestazioni di assoluto valore ad altre in cui veste i panni del fantasma. Al Tourbillon fa «valere» la prima opzione, dimostrando di avere tutti i numeri per emergere. Ora che si è sbloccato, deve assolutamente trovare continuità di rendimento – voto: 5,5.

Numa Lavanchy – il duello che lo impegna per tutta la durata dell’incontro con Pajtim Kasami, l’elemento con più fantasia dei vallesani, lo vede uscire vincitore, e con un netto divario. Decisamente migliore rispetto alle ultime uscite, fa su e giù per la sua fascia di competenza, diventata oramai la sinistra, sudando per la maglia che indossa come al solito – voto: 5.

Jonathan Sabbatini – nel primo tempo, un suo errore madornale in impostazione potrebbe costare molto caro. Per sua fortuna, Ermir Lenjani non ne approfitta. Per il resto, è il capitano combattente che ha ripreso in mano le redini del centrocampo, guidando i compagni di squadra a una vittoria che più liberatoria non si può – voto: 4,5.

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