RSL, Sion-Lugano, Kevin Fickentscher: «Con i bianconeri sono sempre delle battaglie, diffidiamo del risveglio di chi è in crisi»

scritto da Claudio Paronitti

Kevin Fickentscher – © FC Sion

Questo pomeriggio alle ore 16:00 verrà dato il via alla sfida tra Sion e Lugano, valida per la 10ª giornata di Raiffeisen Super League

Il confronto del Tourbillon sarà fondamentale per il futuro di entrambe le squadre: i biancorossi devono reagire alle due sconfitte consecutive patite contro San Gallo e Young Boys, i bianconeri necessitano di un successo per salvare la panchina di Fabio Celestini.

La sfida che chiuderà il ciclo tra settembre e ottobre, e che al suo termine lascerà spazio alle selezioni nazionali, risulterà particolare per un elemento della rosa vallesana: Kevin Fickentscher. A inizio agosto, l’esperto portiere, colpito involontariamente alla testa da una ginocchiata del centravanti magiaro Filip Holender, ha resistito stoicamente per oltre 40 minuti, mantenendo la sua porta intonsa. Ora, attraverso le pagine del sito web ufficiale del club, tocca a lui presentare il rinnovato duello che si disputerà a campi invertiti in questa prima domenica del mese di ottobre.

I ricordi – «L’ultimo scontro diretto ha lasciato delle tracce non solamente nel mio spirito, ma anche sul mio viso (ride)! È un ricordo positivo, in quanto abbiamo vinto. A volte occorre mettere la testa quando non ci si arriva con i piedi. Ciò che contava era conquistare la posta piena».

Le similitudini – «Sappiamo che le partite contro il Lugano sono sempre complicate, sono delle grandi battaglie, in casa o in trasferta. Occorrerà agire esattamente come l’ultima volta: essere solidi, vincere i duelli e conseguire una vittoria per lanciare una nuova serie positiva».

L’avversario – «Non dobbiamo sentirci troppo belli. Servirà mantenere la testa sulle spalle e diffidare sempre del risveglio di una squadra in crisi. Non credo che avranno le “gambe pesanti”. Due anni or sono hanno già disputato l’Europa League, sono dei professionisti che sanno come gestire l’avvicinamento alle partite».

La settimana di lavoro – «Abbiamo lavorato sull’erba naturale e per noi è importante, dato che è più semplice allenarsi su questo tipo di terreno piuttosto che cambiarlo in continuazione. Credo dunque di poter dire che siamo pronti alla battaglia che ci attende».

L’addio di Valon Behrami – «Siamo rimasti un po’ sorpresi di non vederlo all’allenamento di inizio settimana. Non sapevamo assolutamente cosa sarebbe accaduto. È chiaro che non è mai gradevole veder partire un compagno di squadra, per di più se di tratta di un elemento navigato come Valon. Sarà un ragazzo che ci mancherà, è chiaro, ma nel contingente abbiamo la qualità sufficiente per rimanere nelle parti alte della graduatoria anche».

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