RSL, Sion, Seydou Doumbia: «Non sento una particolare pressione sulle mie spalle: segnare è il mio lavoro!»

scritto da Claudio Paronitti

Seydou Doumbia – © FC Sion

Il suo arrivo in Vallese è datato lunedì 2 settembre 2019, ossia l’ultimo giorno utile per concludere le trattative di calciomercato

A tre giorni di distanza, Seydou Doumbia è stato ufficialmente presentato quale nuovo giocatore del Sion. Ovviamente sollecitato nella conferenza stampa di presentazione, il 31enne bomber ivoriano ha raccontato i motivi che lo hanno portato sotto le volte del Tourbillon, così come alcuni aneddoti personali (fonte fc-sion.ch).

Le motivazioni personali – «La Svizzera ha sempre un posto particolare nel mio cuore, in quanto è qui che sono arrivato per la prima volta quando sono sbarcato in Europa. Sono stato onorato e molto felice di sapere che il Sion si era interessato a me. Il progetto che mi è stato presentato i dirigenti mi ha rapidamente convinto e ora sono molto contento di essere qui in Vallese. So che le mie ultime due stagioni allo Sporting Lisbona e a Girona non sono state positive, non ho segnato come in passato, ma è proprio questo il motivo che mi spinge a dare di più qui. Ho fame di gol e spero di gonfiare le reti avversarie rapidamente».

I ricordi al Tourbillon – «Ho giocato più volte con lo Young Boys e con il Basilea e mi ricordo che era particolarmente complicato venire a Sion e vincere. Come avversario, sentivo veramente la pressione del pubblico vallesano, che sosteneva la sua squadra con estrema regolarità. Non vedo l’ora di ritrovare questo ambiente con la maglia del Sion sulle mie spalle (sorride)!».

Le attese – «So molto bene ciò che ci si attende da me, quello che so fare e quello che devo mostrare. In qualità di attaccante, sono abituato a cercare rapidamente la rete e credo di aver dato sempre il massimo di me stesso per riuscirci. Non sento una pressione particolare: segnare delle reti è il mio lavoro».

Lo stato fisico – «Mi sento bene, ho svolto tutta la preparazione con il Girona prima della decisione di separarsi di comune accordo due settimane or sono. Allora, mi sono allenato individualmente nei quindici giorni precedenti l’accordo con il Sion. Sono dunque contento di aver la pausa internazionale a disposizione per riprendere veramente il ritmo e soprattutto conoscere i miei nuovi compagni di squadra. Ora, spero di scendere in campo il più rapidamente possibile per iniziare a segnare dei gol per questo club».

L’adattamento alla nuova realtà – «Tutto sta procedendo per il meglio. Fino a ora posso dire che mi capisco molto bene con tutti (ride)! Sono stato accolto ottimamente sia dallo staff che dai giocatori. Tutti loro fanno di tutto perché mi senta sempre meglio qui».

L’esperienza e la gioventù – «So che devo aiutare i ragazzo più giovani con la mia esperienza e il mio vissuto di calciatore. Da quello che ho potuto vedere dal mio attivo, tutti i giovani hanno del talento, dunque mi rallegra il fatto di continuare a fare la loro conoscenza e di vivere la quotidianità con loro».

La situazione attuale – «Abbiamo un punto di ritardo dallo Young Boys e due dal Basilea. Perciò, penso che si possa dire che non siamo lontani da queste due squadre. Tutto è possibile all’interno di un campionato. In tutti i casi, considerando gli ultimi due incontri che ho seguito, sono persuaso dal fatto che possiamo giocare un ruolo importante questa stagione, a condizione di prendere gli incontri uno dopo l’altro con serietà».

La fame di trofei – «Ho sempre avuto questa mentalità vincente. Nel corso di tutta la mia carriera ho fatto di tutto per conquistare dei trofei, riuscendoci più volte. Se sono venuto qui è perché ho sentito che esiste il potenziale di vincere un trofeo al termine della stagione: secondo me, non è nulla di illusorio. In ogni casi, sono pronto ad andare un guerra con ciascuna delle formazioni che incrocerà le armi con noi».

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