RSL, Thun-Lugano, Celestini: “La mia priorità non è il futuro, ma battere i bernesi e mantenere il terzo posto”

scritto da Claudio Paronitti

La seduta di rifinitura ha fatto da anticamera alla conferenza stampa di presentazione del prossimo appuntamento in programma per la rosa bianconera

Il tecnico Fabio Celestini, che assieme ai suoi ragazzi arriva da dieci risultati utili consecutivi, si esprime così riguardo il Thun, che giunge dal canto suo da undici partite senza successo: “Conosciamo le loro qualità, malgrado il periodo negativo che stanno attraversando. Sono una squadra paziente, ma se vai ad aggredirli e recuperano palla, hanno le capacità di farci male. Per fare risultato, dovremo essere bravi a pressare come fanno loro”.

“Ora, gli esami sono finiti. Da capire se riusciremo a mantenere questo livello di attenzione e determinazione fino alla fine. Mi attendo che i ragazzi si giochino tutti i novanta minuti come al solito. Oggi, c’è la consapevolezza di ciò che stiamo facendo quotidianamente. Ogni partita ha una storia a sé, noi sappiamo comunque di avere una chiara identità”.

“Noi allenatori abbiamo un ruolo importante, dobbiamo dare fiducia ai giocatori. Ciò che sorprende è che quando incontriamo le squadre più forti  su situazioni da palla ferma non subiamo alcun gol. Marcare un tipo come Hoarau è completamente differente dal farlo con uno come Sorgić, che, paradossalmente, è più pericoloso in determinate occasioni”.

“Non arrivare in Europa, oggi come oggi, sarebbe una delusione. Siamo tutti lì, però. Adesso, penso alla partita di Thun, perché può essere determinante. Vincendo, faremmo un grande passo verso la salvezza. La differenza-reti è dalla nostra parte. Ogni punto è fondamentale. Dovremo essere molto concreti, andare nell’Oberland con tantissima umiltà”.

“Mi preoccupa solo di mantenere alto il livello di attenzione e di determinazione. L’obiettivo primario è arrivare ai prossimi duelli in questo modo. L’unica cosa che posso dire, non leggendo molto i giornali e non vedendo la televisione, è che la gente è davvero entusiasta. Sento che in città c’è un sentimento positivo. Il nostro ruolino è da Young Boys e Basilea. Bisogna dare il merito ai ragazzi”.

“Il futuro? Non posso controllarlo. Ho imparato, con l’esperienza, che, a volte, si analizzano delle situazioni incontrollabili. Posso decidere sugli aspetti che andrò a influenzare, ma fattori esterni non sono di mia competenza. Se faccio bene sul campo, spero di conquistarmi un posto per il prossimo anno. Per questo dico sempre che veniamo valutati per quello che esprimiamo all’interno del terreno di gioco”.

“Sono contento di essere a Lugano e del percorso che abbiamo fatto finora. Spero che riusciremo a continuare il processo messo in atto da quando siedo sulla panchina bianconera. La mia priorità, tuttavia, non è pensare al futuro, ma vincere a Thun”.

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