RSL, un Lugano combattivo conquista un punto contro un efficace Thun

scritto da Claudio Paronitti

La partita della “Stockhorn Arena” tra Thun e Lugano, valida per la 14a giornata di Raiffeisen Super League, termina con il punteggio di 1-1. Al siluro di Mariani, risponde nella ripresa una bordata di Lauper

La miglior risposta alle (esagerate) critiche del loro datore di lavoro. I bianconeri dominano la prima frazione di gioco, controllano la manovra a loro piacimento senza lasciare il benché minimo spazio a dei padroni di casa imballati. I ragazzi di mister Tami partono con il piede sull’acceleratore e non lo lasciano fino al fischio di chiusura del mediocre arbitro della giornata Schnyder. Di occasioni se ne contano parecchie sul taccuino ticinese. Inizialmente è Gerndt che tenta una delle sue solite conclusioni da distanza siderale. È il 4′ e il pallone termina a lato. È poi il turno di Mihajlovic che al quarto d’ora si divora un gol già fatto: dopo aver ricevuto palla da un assist dello svedese, il numero 91, invece che calciare di collo pieno, colpisce di piatto mandando fuori. Junior, molto mobile, prova un mancino su cui Ruberto risponde presente. Cosa che non accade al 21′, quando Mariani trova lo spazio giusto per l’inserimento e lascia partire un siluro rasoterra che mette fuori causa il portiere di casa. La terza rete stagionale di Davide è un gioiello. Nell’esultanza il fantasista si rivolge alla tribuna mimando con la mano qualcosa nei confronti di un tifoso: facile immaginare chi sia. Dicevamo, tre marcature in campionato, che potrebbero diventare quattro. Poco prima della mezz’ora ancora Mariani ha la chance per raddoppiare, ma, a seguito di un’azione stupenda sull’asse Sabbatini-Gerndt, non riesce a mettere la sfera in fondo al sacco divorandosi letteralmente il gol della sicurezza. Un Lugano dominante, su cui le fatiche europee non sembrano influire più di quel tanto nell’ostica trasferta in terra bernese.

Il rientro dagli spogliatoi è di marca biancorossa. Come accaduto nella prima parte con l’azione del vantaggio di Mariani, anche sul tiro di Lauper che riporta la contesa in parità, lo spazio per andare alla conclusione è talmente grande che il giocatore di casa ha la possibilità di avanzare di qualche metro, prendere la mira e infilare un Da Costa che avrebbe sicuramente potuto fare qualcosa di più. Il Lugano, come suo solito, non si scompone e, con la palla tra i piedi, si propone in avanti con azioni avvolgenti. Anche se queste non portano sempre al tiro finale, è un piacere considerare il fatto che i ragazzi bianconeri si aiutano a vicenda, mettendo la squadra davanti al singolo elemento. D’altronde, è ciò che il tecnico sottocenerino ha sempre affermato. A venti minuti dal termine c’è l’ingresso di Culina, che sostituisce uno stremato Gerndt. L’esterno d’attacco croato è subito nel vivo della manovra. Un cross di Sabbatini vede l’uscita di Ruberto che impedisce ad Antonini di deviare di testa. Il Thun si rivela squadra efficace, tant’è che in questa ripresa, oltre al punto del pareggio, non si rende praticamente mai pericoloso dalle parti di Da Costa, anche se diffidare di un avversario sornione è sempre meglio. Il merito di tutto ciò è di un Lugano attento in tutti i suoi reparti. All’85’ Mihajlovic effettua una progressione delle sue sulla destra dopo palla ricevuta da Mariani a centrocampo. Il piccolo jolly crossa per il neo-entrato Milosavljevic che calcia a lato. L’azione, comunque, è resa vana da una posizione di fuorigioco del serbo. I padroni di casa hanno l’occasione per decidere la sfida a proprio favore: una mischia pazzesca nell’area luganese si chiude con un tiro a lato di un nulla di Costanzo. Sarebbe stato però davvero troppo per un Thun, che con estremo cinismo conquista un punto contro un Lugano combattivo e che, con la contemporanea vittoria del Lucerna sul San Gallo, torna al decimo posto in classifica.

1 commento

Anonimo 5 Novembre 2017 - 22:08

0.5

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