RSL, un’invenzione di Fähndrich mette fine alla striscia positiva del Lugano

scritto da Claudio Paronitti

Il big-match del sabato della 33ª giornata di Raiffeisen Super League tra Thun e Lugano viene deciso a favore dei primi da un’invenzione dell’arbitro Fähndrich, che regala un penalty ai padroni di casa che, alla fine, risulta decisivo

La partita prende avvio a spron battuto: non passano nemmeno due minuti e gli ospiti vanno a un passo dall’aprire le marcature con un tiro insidioso dai ventidue metri di Gerndt. Faivre si distende come meglio non potrebbe. Dall’altra parte, centoventi secondi più tardi, Baumann non è da meno e, tuffandosi, respinge una conclusione da lontano di Spielmann.

Le emozioni proseguono la loro attività all’ottavo giro d’orologio, quando Stillhart, tra la sorpresa generale, colpisce il palo alla sinistra di Baumann. I padroni di casa fanno la partita, ma, pur monopolizzando il possesso della palla, non impensieriscono più di quel tanto il numero uno luganese. Fino al regalo confezionato da Fähndrich, che vede un inesistente spinta di Mihajlović su Tosetti (che tocca la palla con il braccio) e accorda un rigore che definire dubbio è assai riduttivo. Dagli 11 metri Costanzo non trema e porta avanti i suoi grazie a una vera e propria ingiustizia.

Per marcare sul taccuino la successiva chance da rete bisogna attendere il minuto 41. La sponda è quella ticinese: un perfetto anticipo di Marić a centro area, che raccoglie un corner di Gerndt e calcia il pallone con tutta la rabbia che ha in corpo, si infrange sulla traversa! In questa prima frazione, la dea bendata sembra aver voltato le spalle ai ragazzi di mister Celestini.

Pronti, via e la prima azione offensiva della ripresa è di marca bianconera. Un cross di Mihajlović arriva in mezzo all’area dove Vécsei si avventa con i tempi giusti. Il magiaro, contrastato correttamente, non riesce a dar forza al suo mancino che si spegne tra le braccia di Faivre.

In questa seconda parte, i bianconeri sono più attivi rispetto ai primi quarantacinque minuti, ma peccano troppo in decisioni frettolose, che non permettono un gioco arioso e fluido e portano, di conseguenza, a parecchi errori in impostazione. I rischi stanno tutti nel concedere veloci e letali ripartenze ai biancorossi.

Gli inserimenti offensivi di Bottani, Sadiku e, infine, Čovilo non portano allo sperato pareggio e così il Lugano vede terminata l’incredibile striscia di dieci risultati utili consecutivi. Grazie però al successo in rimonta dello Zurigo a Neuchâtel contro lo Xamax il gap dal penultimo rango rimane di cinque punti con sole tre partite ancora da giocare nella stagione regolare.

FC Thun-FC Lugano 1-0 (1-0)

Stockhorn Arena –  4’567 spettatori.

Arbitro – Lukas Fähndrich.

Reti – 27′ Moreno Costanzo 1-0 (rigore).

Ammoniti – 7′ Nelson Ferreira, 26′ Dragan Mihajlović, 43′ Moreno Costanzo, 45′ +1′ Marvin Spielmann, 67′ Domen Črnigoj, 76′ Miguel Rodrigues, 90′ Mijat Marić.

FC Thun (4-3-3) – Guillaume Faivre; Stefan Glarner, Miguel Rodrigues, Nicola Sutter, Nelson Ferreira (46′ Sven Joss); Basil Stillhart, Roy Gelmi, Moreno Costanzo; Matteo Tosetti (58′ Dennis Salanović), Dejan Sorgić, Marvin Spielmann (93′ Grégory Karlen). Allenatore: Marc Schneider.

FC Lugano (3-4-3) – Noam Baumann; Fulvio Sulmoni, Mijat Marić, Fabio Daprelà; Eloge Yao, Jonathan Sabbatini, Bálint Vécsei (83′ Miroslav Čovilo), Dragan Mihajlović (71′ Mattia Bottani); Domen Črnigoj (72′ Armando Sadiku), Carlinhos Junior, Alexander Gerndt. Allenatore: Fabio Celestini.

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