RSL, Young Boys e Thun si oppongono all’aumento del numero di squadre nella massima serie: ecco il perché

scritto da Claudio Paronitti

Nella riunione avvenuta lunedì, tre quarti dei rappresentanti (15 su 20) dei club di Swiss Football League si è detto favorevole a un aumento, da 10 a 12, delle squadre militanti nella massima serie

Per il momento, la riforma, che si basa sul modello scozzese (38 giornate complessive, due in più di quelle attuali) e che verrà messa ai voti nel corso dell’Assemblea Generale del prossimo mese di marzo, è approvata da otto società di Raiffeisen Super League. Gli unici due sodalizi ad avere più di qualche dubbio sulla nuova formula sono Young Boys e Thun. Curiosamente, si tratta delle due bernesi…

A riferire la notizia è il Blick, che ha interpellato il direttore sportivo giallonero Christoph Spycher per una spiegazione: «Vorrei sapere quando ci sarà il tempo per rigenerarsi. Da noi, la pausa estiva è già estremamente corta. Così, potrebbe anche diventare la sosta invernale. D’accordo, si può pensare di fare come i grandi campionati: dieci giorni di pausa per il periodo natalizio. Però, non va bene se pensiamo che in estate si hanno solo due settimane libere. I giocatori hanno bisogno di cinque-sei settimane di pausa. Ci sono molti quesiti ai quali rispondere».

Già nelle passate settimane anche il Presidente biancorosso Markus Lüthi si era espresso contro questa pianificazione, che, stando a quanto dichiarato dal numero uno del Thun, non sarebbe così attrattiva (per quel che concerne il girone di piazzamento). L’aspetto delle partite casalinghe, a suo dire minore delle attuali (numericamente parlando), è un altro tema di discussione abbastanza caldo.

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