RSL, Zurigo-Neuchâtel Xamax, Joël Magnin: «In settimana ci siamo adattati a un terreno diverso, più lento rispetto alle nostre abitudini»

scritto da Claudio Paronitti

Joël Magnin – © Neuchâtel Xamax FCS

Nel quadro della 4ª giornata di Raiffeisen Super League il Neuchâtel Xamax renderà visita allo Zurigo per cercare di conquistare i primi tre punti della nuova stagione

Il tecnico rossonero Joël Magnin, solo omonimo del collega tigurino Ludovic, ha presentato la sfida che attende i suoi protetti, spiegando inizialmente il motivo che lo ha portato a svolgere le sedute di allenamento presso lo Stade des Chézards di Colombier:

«Abbiamo trascorso un’ottima settimana qui. Vorrei ringraziare il Comune e l’FC Colombier per averci permesso di preparare questo incontro in ottime condizioni. Dobbiamo adattarci, perché sull’erba naturale il pallone va meno veloce e gli sforzi sono un po’ differenti, per la ragione di un terreno più molle. Per contro, ciò non deve influenzare il nostro approccio tattico e la nostra performance».

La gestione del possesso palla – «Abbiamo lavorato molto per perfezionare la fase che segue il recupero del pallone, così come le nostre uscite con palla al piede per essere poi a nostro agio nel possesso. Contro il San Gallo abbiamo visto un miglioramento, soprattutto nella seconda parte di gara. Siamo capaci di giocare più alti, senza cambiare sistema di gioco. È un processo che si mette in atto una settimana alla volta».

Lo Zurigo – «È una grande società che recentemente ha vissuto delle splendide serate europee. Conosco bene Ludovic Magnin e sono sicuro che ha saputo indicare la via ai suoi giocatori per essere molto pericolosi. Non ho influenza sullo stato d’animo dell’avversario, preferisco concentrarmi sulla mia squadra. Voglio far comprendere ai miei calciatori che possiedono le capacità di conquistare i tre punti al Letzigrund. Come capita prima di tutti gli incontri, scenderemo in campo per vincere. Ogni partita ha uno scenario diverso. Alla fine di qualcuna di esse, può capitare di accontentarsi di un punto».

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