San Gallo-Lugano, Alioski-Aguirre, un duo da leccarsi i baffi

scritto da Claudio Paronitti

alioskiUna condotta di gioco perfetta lancia il Lugano verso la terza vittoria in campionato (la seconda in trasferta) e il quinto posto in classifica a quota dieci punti, quattro in più di un San Gallo in netta crisi d’identità e copiosamente fischiato dai propri tifosi. Con un po’ di lucidità in più il risultato avrebbe potuto essere più ampio

1° TEMPO – Pronti, via, ed ecco che si mette in azione il moto perpetuo di Alioski. Appena superati i cinque minuti sul cronometro il biondo esterno macedone, reduce dalla partita disputata con la sua nazionale, prende palla nella propria metà campo da un recupero di Sulmoni. Come un razzo s’invola verso la porta avversaria, nessun sangallese riesce a rintuzzare il suo guizzo e, complice a dire il vero una retroguardia non posizionata a dovere, prova il tiro dal limite dell’area trovando una deviazione decisiva da parte di un centrale biancoverde, per quella che è la quinta perla di un campionato per lui pazzesco. Inizio migliore non poteva esserci: uno a zero per i bianconeri (quest’oggi in campo con la terza maglia, quella di colore rosso) e palla di nuovo al centro. Il vantaggio dà sicuramente al Lugano una certa tranquillità nella gestione dell’incontro, grazie anche a un’impostazione tattica molto intelligente. Della fase offensiva del San Gallo, invece, non si ha alcuna traccia, se non al 31’ quando Tafer si inserisce tra le linee della difesa ticinese e scaglia un sinistro preciso che Salvi devia in tuffo in angolo. È il classico fuoco di paglia, in quanto è sempre il Lugano, pur non creandosi vere occasioni per raddoppiare, a mantenere in mano il pallino del gioco e a disporre a piacimento degli avversari, nonostante un possesso palla leggermente favorevole ai biancoverdi. L’ordine e il rigore tattico messi in campo da mister Manzo sono la chiave di lettura migliore di una prima frazione di gioco, nella quale non si sono visti molti spunti offensivi degni di nota, anche per demerito di un San Gallo in chiara difficoltà.

LA DICHIARAZIONE DI METÀ PARTITA – Mirko Salvi: “Abbiamo cominciato molto bene la partita, la rete di “Gianni” ci ha aiutato, certo. Poi dietro siamo stati bravi ad arginare le loro folate offensive. Dobbiamo continuare così e cercare il secondo gol”.

2° TEMPO – La ripresa inizia con una sciabolata morbida di Jozinovic in direzione di Rosseti che si trova un po’ troppo decentrato rispetto alla porta difesa da Lopar. L’attaccante scuola Juventus non ci pensa due volte e, un po’ egoisticamente visto che in mezzo all’area c’erano Alioski e Aguirre, calcia verso il portiere che risponde presente sul suo palo. Poco più tardi, un’ostruzione a metà campo di Haggui nei confronti di Alioski meriterebbe la sanzione: per il difensore sarebbe stato il secondo giallo, ma l’arbitro non interviene lasciando correre. All’11’ l’episodio che decide il confronto. Schulz tenta di far ripartire la manovra sangallese, Alioski è bravo a interporsi lanciando sulla fascia sinistra Rosseti (decisamente più intraprendente in questo secondo tempo), il quale crossa perfettamente al centro dell’area per l’accorrente Aguirre, che con il piatto sinistro non ha alcuna difficoltà a insaccare il raddoppio. Questa seconda parte è più emozionante rispetto alla prima e la conferma si ha esattamente all’ora di gioco, quando Piccinocchi si inserisce nelle maglie larghe della difesa biancoverde e tenta un pallonetto che termina di un nulla alto sopra la traversa. I sottocenerini giocano come il gatto con il topo, si creano svariate occasioni per calare il tris, ma un po’ per imprecisione, un po’ per merito dei difensori di casa, non riescono a fare di nuovo breccia nella retroguardia biancoverde. I primi, copiosi, fischi provenienti dalle tribune, ma soprattutto dall’ ”Espenblock”, la parte dei fans più scatenata, mette ulteriore pressione agli uomini di Zinnbauer. Tant’è che a tre minuti dal 90’ il (di solito) caldo pubblico di San Gallo comincia a defluire. E si giunge così allo scoccare del novantacinquesimo, momento in cui la truppa di Manzo può lasciar esplodere tutta la sua gioia per una vittoria meritatissima e che la lancia verso una posizione di classifica più consona rispetto alle sue potenzialità.

LA DICHIARAZIONE DI FINE PARTITA – Andrea Manzo: “Devo ringraziare il gruppo che sta facendo un lavoro meraviglioso. Abbiamo fatto cose importanti, senza rischiare mai. E di questo devo dare merito ai miei ragazzi. La mia squadra è un po’ camaleontica, perché si adatta alle caratteristiche degli avversari. Bravi a tutti”.

FC SAN GALLO-FC LUGANO 0-2 (0-1)

FC SAN GALLO (4-2-3-1) – Daniel Lopar; Kofi Schulz, Martin Angha, Karim Haggui, Silvan Hefti; Nzuzi Toko (C), Gianluca Gaudino; Yannis Tafer (67’ Mohamed Gouaida), Danijel Aleksic (59’ Seifedin Chabbi), Marco Aratore; Roman Buess (59’ Albian Ajeti). Allenatore: Joe Zinnbauer.

FC LUGANO (4-3-3) – Mirko Salvi; Dragan Mihajlovic, Fulvio Sulmoni, Vladimir Golemic, Goran Jozinovic; Jonathan Sabbatini (C), Mario Piccinocchi (89’ Antoine Rey), Davide Mariani (82’ Domen Crnigoj); Ezgjan Alioski, Lorenzo Rosseti, Rodrigo Aguirre (69’ Marco Padalino). Allenatore: Andrea Manzo.

RETI – 6’ Ezgjan Alioski 0-1, 56’ Rodrigo Aguirre 0-2.

AMMONITI – 27’ Karim Haggui (FCSG, proteste), 53’ Goran Jozinovic (FCL, proteste), 88’ Martin Angha (FCSG, fallo), 91’ Domen Crnigoj (FCL, fallo).

RECUPERI – 1’ pt; 4’ st.

ARBITRO – Sébastien Pache; ASSISTENTI – Efe Kurnazca e Devis Dettamanti; QUARTO UOMO – Luca Gut.

KYBUNPARK – 11’147 spettatori.

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