Allarme per le due “nostre” squadre
Nove a zero! Questo il risultato finale tra le due “svizzere” contro le due “straniere” nella Uhrencup. Si, ma le due squadre svizzere sono i campioni e i vice campioni svizzere 2017-18.
Il Basilea travolto dal PSV Eindhoven (5-0); mentre i campioni battuti con quattro gol a zero dalla neo promossa nella Premier inglese tale Wolverhampton.
C’è da preoccuparsi? Probabilmente si. Il Basilea ha venduto molto pezzi pregiati: Lang, Vaclik e Elyounoussi. In entrata il colpo Widmer, poi una nidiata di giovani: Omlin, Kululu, Dimitriou, von Moos e Cumart. Poi il ritorno dell’incostante Kuzmanovic. Aveva, o meglio ha bisogno di un attaccante. La scorsa stagione nè l’olandese Wolfswinkel, nè il talento (?) Oberlin hanno fatto la differenza, ma un attaccante con la “A” maiuscola non è arrivato.
A Berna si aspetta con fiducia la partenza della nuova stagione, ma lo scorso anno proprio dopo la Urhencup si era capito che poteva essere la stagione buona dei gialloneri. Oggi dopo le prove non proprio convincenti alcune domande sono d’obbligo. I tre pezzi milionari (Nuhu, Assalè e Mbabu) sono ancora in forza nel club campione. Ma per quanto tempo? Probabilmente ancora per poco. E se dovessero partire: uno, due o tutti e tre i Campioni in carica sarebbero in grado di rimpiazzarli velocemente?
I due allenatori, all’apparenza, ostentano sicurezza: “Sarà tutto a posto per le partite che contano”. Il conto alla rovescia è partito. Fra sette giorni il Basilea ospiterà il San Gallo nell’esordio di campionato e il 27 trasferta a Salonicco per i preliminari di Champions; mentre i Campioni avranno ben quattro partite in attesa di esordire nello spareggio che vale la partecipazione ai gironi di Champions. Un tempo abbastanza sufficiente per organizzare al meglio il futuro della squadra della Capitale.