Seba Croci-Torti: “Is he an ordinary man ?”

scritto da Davide Perego

MENDRISIO – Il critico, noterà con un po’ di fastidio che le mie interviste sono tutte uguali. Eppure, i “personaggi” non lo sono. E’ chiaro tuttavia che se un’intervista piace e le altre nove passano inosservate, un motivo ci sarà pure e non è certo colpa dell’interlocutore. Di luoghi comuni, in questo calcio ce ne sono ovunque. Alle storie assolutamente normali, pare nessuno faccia più caso: ecco perché – oggi – un uomo qualunque è più interessante di un vip.

Sebastiano Croci-Torti è un ragazzo “qualunque” che calcia un pallone in quel di Stabio; ha qualità discrete per entrare nella U14 del Chiasso e nella U16 del Lugano. Il lavoro però fa una telefonata alla responsabilità e infine, come per molti, il calcio diventa un investimento poco sicuro. Finisce così che a 17 anni da Morbio parte la storia di un ragazzo che prima dei 20 incontra una prima volta Francesco Ardemagni a Mendrisio e inizia a vestire quel biancorossonero che ancora oggi è vanto ed orgoglio.

“ Sto per iniziare la mia quinta stagione al Comunale e penso sinceramente di trovarmi a giocare nella categoria che merito. E’ chiaro che se avessi deciso di non andare a lavorare a 15 anni avrei forse potuto stare di più sul campo e magari migliorare al punto dall’avere altre chances. Lavorando diventa quasi impossibile pensare di giocare a calcio ad un livello superiore al quale sono arrivato. Uno poi coltiva sempre la speranza che possa avverarsi un sogno, ma per chi ha scelto di mettere il lavoro davanti a tutto giocare in 1^ lega – specie in Ticino – è davvero una grande soddisfazione ed opportunità”.

Il Mendrisio 2017-2018 è ripartito da dove aveva terminato nella primavera del 2015 richiamando Francesco Ardemagni dopo la parentesi che ha visto gestire la squadra da Roberto Gatti. Una rosa che ha mantenuto la propria identità e che a detta dell’opinione pubblica sarebbe migliore rispetto a quella delle ultime due stagioni. L’impressione è però quella che servirebbero ancora alcuni correttivi per renderla realmente competitiva.

“ La squadra è stata ben rinforzata. Forse è vero che manca ancora qualcosa per poter essere più completi durante gli allenamenti. Con qualche innesto si potrebbe fare meglio. La stagione è molto lunga e nei cinque anni passati a Mendrisio siamo sempre arrivati in fondo con il fiato corto e con un graduale cedimento psicofisico. Numeri e qualità fanno scomparire la stanchezza e la competitività aiuta a tenere sempre alta la concentrazione per scongiurare la possibilità di perdere il posto. Ecco perché è importante iniziare bene, ma soprattutto arrivare in fondo con le stesse prerogative con le quali si è iniziato. Il gruppo è da sempre la forza di questa squadra. Con Arde il gruppo funziona sempre molto bene: è un allenatore che tiene molto a questo aspetto”.

Sarà l’insofferenza per un certo tipo di gioco. Sarà che mi trovo sempre meno disposto nel trovare entusiasmo quando vedo in campo un 4-4-2 che ho apprezzato molto l’idea di Ardemagni di valutare correttivi nel corso delle partite amichevoli che vi hanno portato a sperimentare un interessante 3-4-3 che di primo acchito si sposa a meraviglia con le caratteristiche della maggior parte di voi.

“ Io amo giocare terzino o ancor più esterno alto. Questo 3-4-3 credo si addica molto anche alle mie caratteristiche per cui sono d’accordo che complessivamente potremmo essere capaci di comprenderlo in tempi brevi. Garetto, i due Kabamba e all’occorrenza Senkal sono in grado di garantire quella dose di esperienza e maturità che serve avere davanti a Cataldo. Quindi lo considero un buon modulo per noi. A Chiasso ho fatto un po’ di fatica all’inizio perché non è semplice capire quando devi essere un esterno di centrocampo oppure un laterale basso. Bisogna capire cosa fare nelle situazioni che si presentano. Come attaccare e come difendere presuppone consapevolezza nel saper gestire le proprie forze: mi auguro che riusciremo a fare buoni risultati perché mi piacerebbe continuare a giocare con questo modulo. Ho comunque sempre apprezzato anche il 4-3-3 di Gatti ed in generale sono sempre propenso nel considerare prima di tutto chi mette la circolazione della palla al centro del proprio credo”.

Intanto, dovrai probabilmente aspettare ancora un po’ prima di tornare in campo. Cosa è successo ?

“Dopo la partita con il Chiasso ho accusato una distorsione al ginocchio con lieve probabile interessamento del collaterale. In parole povere quando calcio la palla ho ancora un fastidio. Spero di poter tornare ad allenarmi il più presto possibile. Sento di migliorare giorno dopo giorno, ma ancora non ci siamo”. 

 Sebastiano Croci-Torti ha vestito la maglia con la ragione sociale FC Mendrisio per 102 volte: 97 in campionato e 5 in Coppa. Nelle ultime tre stagioni ha collezionato 47 partite complete da 90’ su un totale di 63 giocate con una serie di 16 consecutive senza mai saltare un minuto dalla nona alla 24esima giornata  della stagione 2015-2016.

Nel campionato 2016-2017 ha giocato 23 partite su 26, delle quali 21 senza mai essere sostituito. Possiamo considerarlo un uomo qualunque ?

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