Il “senso unico” del FC Locarno

scritto da Davide Perego

Qualche giorno fa, anticipando le voci dell’uscita di scena del FC Wohlen dal calcio di SFL, un club professionistico aveva accennato alle difficoltà che stava incontrando il FC Locarno nonostante la recente ricollocazione in una categoria decisamente inferiore alla storia del club.

Quasi a voler far capire che di lì a poco sarebbe scoppiata una “bomba” anche in Canton Ticino. Difficile non lasciarsi tentare dalla provocazione di scriverne: ci siamo riusciti e ne siamo contenti. E’ evidente che i bene informati sapessero quindi in anticipo che per il FC Locarno sarebbe stato impossibile liberarsi dalle corde di un ring che ha disegnato con le proprie parole il Presidente Michele Nicora nella lettera scritta a tifosi, simpatizzanti e stampa.

Una situazione come una lotta contro un destino più forte ed apparentemente programmato a dovere nell’ambito di una “diatriba” interna dove l’oggetto del contendere non sono state evidentemente le sole intenzioni.

Questo almeno quanto sembra delinearsi dalle dure e sconvolgenti frasi dell’appassionatissimo Nicora.

Dall’esterno si è sempre percepito che a Locarno la direzione fosse quella di un classico “senso unico”: una convinzione profonda nutrita dalle parti in causa, difficili da mettere in discussione. Non si è riusciti a mettere (momentaneamente) da parte il proprio pensiero per valutare oggettivamente le ragioni altrui. Tutto questo, logicamente a scapito del club. Ci sono di mezzo cifre assolutamente importanti per cui anche il solo “ascoltare senza interrompere” è diventato conseguentemente impossibile.

Comunicazioni e relazioni sono state messe in crisi dalle posizioni assunte dagli interlocutori e date spesso in pasto alla stampa nella maniera scorretta.

Prigioniero del proprio senso unico, il FC Locarno si trova oggi in una situazione che non sa di punto d’arrivo e nemmeno di partenza. Con buona pace per gli speculatori che a loro modo ne trarranno un profitto.

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