Sion, Jared Khasa: «Tutti conosciamo l’importanza della Coppa in Vallese. Dunque, perché non sognare di alzare il trofeo?»

scritto da Claudio Paronitti

Jared Khasa (al centro) – © FC Sion

Jared Khasa, 21enne esterno offensivo del Sion, ha un nomignolo alquanto particolare: «Ferrari de Tourbillon»

Al rientro dal fine settimana di libertà concesso al gruppo vallesano, il numero 29 si è confidato al sito web ufficiale del club biancorosso (fc-sion.ch) per un’intervista post sosta delle nazionali.

Il congedo del fine settimana – «Sicuramente ha fatto bene, ci ha permesso di liberare la mente e di pensare ad altre cose al di fuori del calcio. Tutti noi abbiamo potuto ricaricare le batterie, e ora siamo pronti a concentrarci sugli avvenimenti che ci attendono».

Il mini-stage a Crans-Montana – «Effettivamente, abbiamo approfittato di questi quattro giorni per lavorare ottimamente in condizioni eccellenti. Le settimane internazionali sono sempre un po’ particolari, in quanto mancano dei compagni di squadra e non c’è la partita nel weekend. Il nostro tecnico ha insistito sull’importanza di rimanere “sul pezzo” per affrontare i prossimi in incontri nelle migliori condizioni. Gli sforzi sono stati parecchi, per questo abbiamo approfittato al massimo del congedo concessoci».

La Nazionale al Tourbillon – «Ho preferito usufruire di questa sosta per tornare dalla mia famiglia, che vive nella regione parigina. Ritrovare i miei cari mi ha fatto molto bene, dato che non ho spesso l’occasione di vederli. Ogni volta, mi danno la forza e una motivazione supplementare a lavorare duramente nel quotidiano per renderli fieri di me».

Il prossimo incontro ad Aarau – «È un match di Coppa e si sa che questo tipo di incontri è diverso da tutti gli altri. Non c’è per forza un favorito e un outsider. Soprattutto, affronteremo una formazione che è andata a un passo dalla promozione lo scorso giugno e che ci vorrà mettere i bastoni fra le ruote».

L’attuale ruolo di joker – «Come tutti, mi piacerebbe scendere in campo sin dal fischio d’avvio. La scelta è però del mister e la devo accettare. Mi sforzo dunque di fare la differenza quando vengo chiamato in causa per dimostrare di meritarmi il posto».

Le caratteristiche personali – «È vero, tutti mi danno il soprannome di “Ferrari”, ma penso e spero di avere altre qualità (ride)! Poi, è vero che la mia rapidità è il mio principale punto forte e che l’ho utilizzato fino ad ora. Penso però che non sarei diventato un professionista unicamente per la mia velocità».

Gli obiettivi personali – «Come ho già detto, vorrei essere capace di fare la differenza sul campo, con reti e passaggi decisivi. Ho già avuto la chance di segnare in Coppa ad Allschwil, ma voglio anche far tremare le porte delle avversarie di Super League».

Gli obiettivi collettivi – «Abbiamo iniziato bene la nuova stagione e penso che ci siano i mezzi per restare sul podio fino in fondo. Inoltre, conosciamo tutti l’importanza della Coppa qui in Vallese. Quindi, abbiamo a cuore di fare tutto per andare il più lontano possibile e, perché no, sollevare il trofeo la prossima primavera (sorride)!».

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