Sion-Lugano, Celestini: “Siamo fragili, la squadra non crede ancora in sé stessa”

scritto da Claudio Paronitti

Al termine del penultimo allenamento prima della partenza per il Vallese, mister Fabio Celestini si presenta in sala stampa per raccontare le sue sensazioni in vista della difficile trasferta di domenica pomeriggio

“La soluzione non è semplice da trovare – confida il 43enne -. La sensazione della sfida con il Thun non è stata positiva. Siamo stati fragili, non abbiamo giocato da squadra. La squadra ha trasmesso questi aspetti. Noi lo abbiamo percepito, così come la gente. Sono sette partite che non vinciamo. Ora, il contenuto è importante, ma a livello di mentalità dobbiamo dare il 150%”.

“Alla minima occasione dell’avversario, andiamo in difficoltà. Ciò non capita nei nostri contraenti. Gli altri mettono spirito, carattere, compattezza, mentre noi ci sgretoliamo troppo facilmente. Ho notato troppi dubbi tra i ragazzi. Erano sfilacciati sia in difesa che in attacco. Abbiamo perso solidità. Qualcosa, è ovvio, ci manca. È un problema che dobbiamo risolvere”.

“Un cambio di modulo o di giocatori? Ci può stare tutto. Si può però anche dare fiducia a chi ha giocato mercoledì per dimostrare che è stato un incidente di percorso. Non è semplice trovare equilibrio dopo l’ultima sconfitta di metà settimana”.

“Tutti siamo delusi, avevamo delle sensazioni positive. Nelle amichevoli ci eravamo creati tante occasioni, eravamo una squadra vera. Le aspettative erano alte. I primi a essere delusi siamo noi. Pensavamo di avere delle certezze, potevamo staccarci quasi definitivamente da Xamax e Grasshopper, e invece siamo ancora lì. Mi sento tradito? No. Più che altro, sono stupito da ciò che è accaduto. Mercoledì, è stata una brutta sensazione”.

“Io sono preoccupato, perché la squadra non crede ancora in sé stessa. Le vittorie sono arrivate all’inizio, quando c’è stato un cambiamento, una boccata d’aria fresca. Il gruppo diventa fragile alla prima difficoltà. Dobbiamo capire perché certi episodi ci penalizzano più di altri”.

“Fortunatamente, fra poco c’è un’altra sfida. A Sion dovremo fare risultato. Io, tuttavia, non ho paura dei vallesani. Ho paura della mia squadra. La fiducia nei ragazzi è cieca. Ma ci manca qualcosa. Dobbiamo essere consapevoli del nostro lavoro. Il gruppo deve rimanere compatto per tutta la durata dell’incontro”.

“Credo che essere entrati in clima campionato può essere un vantaggio. Dovremo tuttavia dimostrarlo domenica”.

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