Storie di Prima Lega: probabilità e imprevisti, puntata n.6

scritto da Davide Perego

Diciamo le cose come stanno: siamo veramente liberi di scegliere il repertorio e il cast per questa rubrica settimanale.

Il soggetto è puramente casuale. Probabilmente istintivo. Questa settimana, nostalgicamente aggrappati a non farci scappare i polsi del tempo che passa, ci siamo ritrovati ad evocare il resto dei ricordi di un Mendrisio – Chiasso (stagione 2009-2010) concluso a sorpresa con la vittoria dei padroni di casa per 1-0.

Dicono che in California non faccia mai freddo. In realtà non è proprio così e potreste chiederlo a qualche tifoso dei Giants invecchiato sulle pendici del terzo anello di Candlestick Park. Anche a Mendrisio, il 21 novembre del 2009, non aveva mai fatto così freddo, almeno per i numerosi tifosi del Chiasso rimasti fedeli alla squadra nell’inferno della prima lega.

Quando rivedo quel filmato mi vengono i brividi. Ero giovane. Il mio primo anno a Mendrisio. Un mix di nazioni e storie racchiuse tutte insieme in uno spogliatoio. Un campo di merda. Fare goal a Capelletti fu come un orgasmo. La gente impazzita. Il goal arrivato per caso perché loro erano nettamente superiori. Prima di metterla nel sacco mi stavo addirittura allacciando una scarpa perché la palla sembrava morta”.

Ricordi di Teo Cipolletti, autore di una rete che appartiene alla storia del FC Mendrisio. Come il “Pet Sounds” dei Beach Boys, anche questa partita andrebbe commemorata di tanto in tanto con l’aggiunta di qualche “chicca” per appassionati puri e noi cerchiamo di farlo. Di una fazione o dell’altra non ha alcuna importanza. Un Mendrisio da brividi alla sola lettura dell’undici di partenza con giocatori che per dirla alla Gatti (già: in panchina c’era proprio lui) avrebbero meritato palcoscenici diversi.

Un Chiasso disperatamente deciso a dimenticare Le Mont e pronto a brindare a quel meritato ritorno in Challenge League che festeggerà il 9 giugno dell’anno successivo battendo il Rapperswil al Grünfeld dopo aver già vinto al Comunale la partita di andata.

In quel Chiasso, giocava anche Mattia Croci-Torti“I derby che ho perso non li ricordo mai nei dettagli, ma di quel derby ricordo benissimo che su un campo al limite del giocabile ci fu una vera lotta! Il Mendrisio aveva dei giocatori forti fisicamente dietro e qualità in abbondanza davanti: era senza dubbio una squadra da primi posti . Noi eravamo una squadra costruita sulle macerie di Le Mont, con tanti giocatori che non riuscirono mai ad ambientarsi come Doua, Digenti, Latmann…..non eravamo ancora un gruppo vero, ma tanti giocatori con esperienza che cercavamo di diventare squadra. La partita fu decisa da un guizzo di Cipolletti – che ai tempi era un giocatore micidiale per la categoria – e dai miracoli di un Cataldo che quando vedeva Chiasso sentiva aria di vendetta. Quella sconfitta ci fece male, ma nel contempo ci diede una spinta incredibile. Penso che da lì a giugno ne perdemmo un’ altra soltanto. Certo: bisogna ringraziare la società che a gennaio ci mise a disposizione uomini veri come Carrara e giocatori fantastici come Fischer, Riccio, Papàstergios e Feliciano Magro che ci aiutarono a raggiungere l’obiettivo della promozione.”

Audio Matteo Cipolletti

 

 

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