Svezia, senza Ibra che “Blågult” vedremo?

scritto da Claudio Paronitti

Rinunciando a Zlatan Ibrahimovic, il ct svedese Jan Olof Andersson si è preso una bella responsabilità, ma è stato coerente con le ultime scelte effettuate

Il campione, trasferitosi di recente nella città degli angeli per giocare con la maglia dei Galaxy di L.A., aveva dato il suo addio alla nazionale, per poi tornare sui suoi passi, affermando di poter fare la differenza in un gruppo che pare non avere un singolo elemento capace di farla da solo.

Pure parecchi selezionati da Andersson si sono ribellati a queste dichiarazioni – facendosi portavoce dei compagni – e sono in un qualche modo insorti per evitare una sua convocazione, senza tra l’altro aver disputato una sola partita delle qualificazioni alla rassegna iridata.

È così che Ibra non ci sarà. Ci saranno invece gli eroi che hanno clamorosamente eliminato l’Italia nel playoff dello scorso autunno. Un risultato sorprendente, ma che dimostra come nel calcio nulla sia scontato e tutti possono emergere e vincere con tutti, anche contro le selezioni più blasonate della storia.

La maggior parte dei convocati è emigrato dalla Patria Natale per giocare in tutta Europa, come è stato il caso di Victor Lindelöf e Mikael Lustig, rispettivamente difensori di Manchester United e Celtic Glasgow. C’è però chi ha deciso di trasferirsi al caldo degli Emirati Arabi Uniti: si tratta del 32enne Marcus Berg, attaccante campione arabo con l’Al Ain.

La selezione soprannominata “Blågult” (gialloblù) inizierà il suo mondiale il 18 giugno contro la Corea del Sud, per poi proseguito il 23 con la Germania e il 27 con il Messico.

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