Svizzera, la crescita è evidente

scritto da Redazione

SvizzeraBASILEA – È palese che questa Nazionale sotto la guida di Vladimir Petkovic e Antonio Manicone sia migliorata sotto tutti gli aspetti: di gioco, di gruppo, ma soprattutto di personalità. La partita di oggi, così come quella contro la Francia ad Euro 2016, ne sono la prova. Rispetto per tutti, paura di nessuno, sempre provando a costruire da dietro e giocandosela a viso aperto, anche contro il meglio del panorama calcistico mondiale. Tutto ciò, unito a una voglia di rivalsa apparsa evidente dopo le ultime grosse delusioni, unita ad una sana rabbia calcistica che di certo male non fa, sembra proiettare questa Nazionale come una delle più forti di sempre.

Inutile girarci intorno, la squadra la fanno i nomi e allora elenchiamo perlomeno i principali: Sommer, checché se ne voglia, è tra i top 10 dei migliori portieri al mondo, ed è forse quello che meglio rispecchia la crescita di questa squadra. L’ex Basilea, proprio come il suo guardiano Schär è sempre capace del meglio come del peggio, ma ultimamente la costanza sta premiando entrambi. Il talento di certo non manca. Talento che porta in dote (eccome!) pure Rodriguez. Mentre Lichtsteiner, recenti problemi con la Juventus a parte, non avrebbe vinto cinque scudetti filati se fosse stato scarso.
Passando al centrocampo, inutile spendere parole sulla coppia in mediana formata da Behrami e Xhaka che, oltre a formare una diga insuperabile, non disprezza nemmeno la fase offensiva, anche se con qualità differenti. E poi ci sono quei tre trequartisti (Mehmedi, Dzemaili, Embolo oggi, ma mettiamoci anche Shaqiri, infortunato) che garantiscono corsa, movimenti e sacrificio. Il tutto chiaramente unito a una capacità tecnica ed una forza fisica sulle quali pochi possono fare affidamento. Davanti, invece, manca innegabilmente qualcosa, ma oggi con Seferovic si è avuta la dimostrazione che mettendosi a disposizione della squadra, qualcosa di buono si può fare. Insomma, è una Nazionale unita e che si completa.