Vittoria, sorpasso primo posto e qualifica diretta per Russia 2018. Il Portogallo ha preso tutto insieme in una notte quello che il calcio lusitano attendeva da mesi.
Ha battuto la Svizzera senza dominarla, con un grossolano errore di Sommer, quando tutto faceva pensare al pareggio.
Pensiero che forse si è insinuato nella mente della Svizzera e se davvero è andata così, non è stato il suo unico errore. Il Portogallo non ha bisogno di mostrare un calcio stellare per vincere le partite. Da niente costruisce un tesoro.
Il calcio è così. Dopo nove partite e nove vittorie. E’ una delusione per la Svizzera di Petkovic. Si poteva prevedere una partita sofferta, dura e senza troppi spazi ma davanti sono mancati in modo evidente i dribbling, i colpi geniali, le invenzioni.
Petkovic aveva chiesto una prova di maturità e forse i suoi giocatori erano convinti che prima o poi il pari arrivasse per diritto divino. Invece non è andata così.
La Svizzera ha giocato un primo tempo tranquillo. Il Portogallo non riusciva a velocizzare l’azione e neppure a dare profondità. Dopo il gol subito è scesa la notte profonda.
Con tristezza alcuni giocatori hanno fallito totalmente l’appuntamento: Xhaka, Shaquiri, Dzemaili e Seferovic. Con questi ha fallito il nostro CT. Impietrito davanti alla panchina, dove non ha fatto nulla per cambiare il corso del match con dei cambi tardivi.
Inutile adesso aprire processi a novembre gli spareggi, poi in Russia… forse.
