Talenti dimenticati: incontro con Mattiyas Demircan

scritto da Davide Perego

Pregi e difetti della rete.
Non conosco personalmente Mattiyas Demircan e mi ci trovo ad intervistarlo grazie ad una tastiera e ad un collegamento on line. Il telefono ti permette almeno di valutare una voce. La posta elettronica è un mezzo non sempre fedele per capire con chi hai a che fare. Uno strumento sostanzialmente freddo ma (stra)maledettamente comodo.
Mi sovviene la prima scena di “Happy Family” di Salvatores quando Ezio, uno dei protagonisti della pellicola si confida in presa diretta: ” Se non hai niente da fare e ti piace scrivere, scrivere è la cosa più bella del mondo. Io ho tutto quello che mi serve: un computer, la salute e la solitudine. Mancherebbe l’idea ma….fa niente.”

L’idea nasce da un foglio partita del Lugano U21 relativo al match di sabato scorso con il FCMS.
Quel numero 5 non titolare, non riserva, ferito nemmeno, non squalificato e neppure assente, è un invito alla curiosità.
Ora: il nostro potrebbe essere un bandito senza tempo, l’ultimo degli stronzi o un talento dimenticato…ma di sicuro potrebbe offrire una storia da raccontare. Quella di cui è alla ricerca chi non ha niente da fare ed ama scrivere.
Una storia che avrei voluto scrivere cercando di capire perché un ottimo prospetto come Lior Etter ha smesso di giocare a calcio.
Una storia, che mi ha colpito e ferito a tal punto, da mettere in discussione l’essenza stessa di un progetto come CHalcio: la storia di Mattyas Demircan.

Mattiyas Demircan, aramaico, nato il 27 luglio 1989, doppio passaporto svizzero-turco, difensore centrale, un debutto in Challenge League due giorni prima del suo ventesimo compleanno, un contratto con il FC Lugano valido fino al 30 giugno 2011 ma anche una carriera agonistica condizionata da vari incidenti. Prima di firmare con il club bianconero, una richiesta importante da Locarno senza che le due società siano riuscite a trovare un accordo.

“Ho avuto a che fare con 2 gravi infortuni e 3 operazioni chirurgiche. A 15 anni ho perso una stagione a causa di un’operazione al ginocchio (legamenti) e a 17, dopo essere appena tornato in campo, stesso infortunio all’altro ginocchio. Dopo un nuovo anno di stop ho ripreso a fare training ma in allenamento mi sono nuovamente infortunato (menisco). Se non mi sono arreso ed ho potuto tornare a giocare, una buona parte di merito va riconosciuta al mio eccellente fisioterapista Roberto Maragliano, a parte la mia famiglia, unico ad essermi rimasto sempre vicino.”

Quali sono i piccoli dettagli della quotidianità che aiutano a non mollare neppure di fronte alla malasorte che pare cercare dei bersagli precisi sui quali sfogare la propria indole?

” Tante volte basta una telefonata per essere felici. Non mi sono sentito una vittima ma per altri ragazzi non è stato così. Non tutti hanno una famiglia vicina che ti ama e ti fa sentire il proprio calore come nel mio caso. Mi ritengo abbastanza forte mentalmente per rialzarmi da solo..ma per tanti non é così. Per restare a un certo
livello sono necessari grossi sacrifici e se non vengono ripagati ti senti molto triste anche perché poi la gente non sa mai quello che si nasconde dietro le cose…”

Già… e soprattutto arriva ad un certo punto una specie di “investigatore” che vorrebbe tradurre in argomenti la scomparsa dalla scena di un calciatore di ottimo livello tecnico atteso da un momento all’altro al grande salto.

“Dopo l’intervento al menisco è andato tutto abbastanza bene. In questo momento però non mi sto allenando. Dopo la partita contro il Baden non mi sono più presentato agli allenamenti. Sono a casa da un mese, nessuno mi ha cercato. Sono a Lugano dai tempi della scuola calcio e ho sempre dato tutto.”

Da un ipotetico punto temporale in poi cosa non ha più funzionato?

“Tutta una serie di cose che ti capitano con l’Under 21. Ci sono ragazzi di 17 o 18 anni di qualità che devono fare panchina partita dopo partita.. ci si allena tutta la settimana in squadra e poi all’ultimo minuto il posto passa a chi scende dalla prima squadra. In tal senso va sottolineato che chi viene parcheggiato per qualche partita nell’under 21, magari reduce da infortunio, da comunque il massimo ma che senso ha consentire ad un 1977 di giocare nell’ Under ?”

Però Cao Ortelli è bravo…

“E’ il mio punto di riferimento nel Lugano. Persona molto onesta, grande allenatore, il migliore che ho avuto da sempre (non sono l’unico a pensarla così), poi lui quest’anno ha avuto il problema che conoscete tutti…e per me é stato come restare solo. Ho iniziato la stagione dovendo scontare cinque turni di squalifica. Sono entrato, mi sono subito guadagnato il posto ed ho giocato due partite fornendo una prestazione a detta di tutti molto buona contro il Gossau.”

E poi ?

“…poi da li sono cominciati un po’ i casini…e anch’io ho commesso la mia parte di sbagli. Così una domenica sono andato a giocare con il Lugano Pro Futsal ingolosito dall’opportunità di mettermi in mostra contro la nazionale italiana. Vincemmo 9-7, segnai quattro goal ma dopo l’euforia il conto fu salato. Alfredo Pollio, secondo di Cao Ortelli e suo sostituto sulla panchina della U21 mi ha punito lasciandomi fuori per una partita. Quando poi sembrava fosse tutto risolto e che il mio gesto fosse stato abbondantemente pagato, sono rimasto comunque fuori: sia perchè c’era qualcuno della prima squadra nel mio ruolo ma anche quando non c’era nessuno. Il dubbio che lui volesse far giocare i suoi ( mi puoi capire ormai si sa come é fatto il calcio ..) è diventato realtà. Nessuno mosse un dito nel vedermi in panchina anche se a parole e ditro le quinti si chiedevano un po’ tutti cosa stesse accadendo.”

Da questo a non giocare più manca ancora un passaggio o sbaglio ?

“Il problema mio é che dissi tutto in faccia e tutte cose vere. Non sono di quelli che si tengono le cose dentro. Le ingiustizie o presunte tali vanno chiarite. Qualcuno non è stato abbastanza maturo per accettare la verità anche se Alfredo Pollio ci aveva chiesto espressamente di vuotare il sacco in merito alla situazione creata dalle troppe sconfitte. Ho detto cose dure ma vere anche sulla società e questo non è stato digerito. In particolare credo che troppi ragazzi stiano perdendo tempo ed opportunità in margine alla U21 ed è un peccato che al FC Lugano non interessi questa squadra se non per altri fini.”

Come gudica Mattiyas Demircan, che ha assaporato la Challenge League ed è uscito tra gli applausi (davanti allo sguardo di José Mourinho) nell’amichevole con l’Inter dello scorso anno, l’attuale livello della Prima Lega?

“E’ un buon livello che secondo me non si allontana molto da quello della ChL. Certo, qualche squadra piu forte, come Lugano e Losanna mi pare che ci sia però non ho abbastanza esperienza per esserne certo.”

Roberto Morinini dice che quando un pallone esce pulito dal centro della difesa, per chi sta in mezzo al campo è tutta un’altra musica…
La mia impressione è che tu possa essere un buon centrocampista. Mi sbaglio ?

“Assolutamente no. Lo penso anch’io. Buono non so ma credo di avere le qualità per giocare in mezzo al campo.”

Cosa rappresenta il Futsal in questo periodo della tua carriera?

” Il futsal mi piace molto e non va letto nell’ottica di volermi allontanare dal calcio vero. Non voglio più avere a che fare con persone disoneste. Mi hanno cercato a Biasca ( credo che alla fine andrò li), Balerna e Rivera ma …proprio in queste ore sono in trattativa per traseferirmi a Biasca.”

La foto di José Mourinho è di Andrea Tenti.

18 commenti

Anonimo
Anonimo 25 Novembre 2010 - 14:21

bella storia. com'è che non se n'è parlato prima?

Anonimo
Anonimo 25 Novembre 2010 - 14:35

bella storia…ci sono tanti ragazzi così..bisogna fare qualcosa per loro e soprattutto eliminare gente disonesta..lo posso capire succede anche nel mondo del lavoro

Anonimo
Anonimo 25 Novembre 2010 - 14:39

Queste sono le ingiustizie della vita a volte ti ritrovi in una realtà penosa ad essere comandato da gente falsa e disonesta !

Anonimo
Anonimo 25 Novembre 2010 - 15:53

Ciao, sono suo cugino e conosco tutta la storia ma soprattutto conosco Mattiyas e lui ha sempre dato il massimo in questo sport ed è una persona molto sincera, ce ne sono pochi come lui che dicono le cose in faccia chiare e tonde.

giovanni
giovanni 25 Novembre 2010 - 15:59

Non lo conosco – l'ho solo letto in formazione – se quello che scrive corrisponde al vero – nessuna novita'. Alla fine stare zitti è l'unica cosa che conta x far strada in certi ambienti. meglio se si è capaci di leccare il culo.

Massimo
Massimo 25 Novembre 2010 - 23:38

bravo killer, non farti mettere i bastoni tra le ruote, sei molto bravo sia nel campo a 11 che in quello a 5. Continua così, con continuità e passione.
Ciao grande, coraggio

Anonimo
Anonimo 26 Novembre 2010 - 1:30

Ciao io nn conosco bene mattiyas ma lo gia visto giocare lui merita di giocare in prima squadra del Lugano. Poi ha una grandissima personalità quando entra contro l'inter sì fumo Mancini che sta cercando ancora il pallone. Grande e un consiglio che ti do vacci ad allenamento perché se no stai al gioco di quelle persone che nn ti vogliono.

Anonimo
Anonimo 26 Novembre 2010 - 4:31

grandeeeee bombeeeeeeeeeeeeeeeer..haha non ci credo con quella foto li…=) io lo so che persona sei…ce ne sono poche come te..se fossero tutti cosi il mondo girerebbe al contrario come giusto che sia..però che ci vuoi fare? ci sono troppi cretini in giro..lo so che a te non te ne frega niente di chi ti trovi davanti per te sono tutti uguali..vai avanti cosi che prima o poi spacchi tutto!(cmq quello dietro di te tanta roba nella foto=)

Anonimo
Anonimo 26 Novembre 2010 - 7:28

possibile che uno così bravo non riesca a giocare in CHL ? ma Chiasso, Locarno…..non andrebbero bene?

jack
jack 26 Novembre 2010 - 7:30

00.38 – 02.30 – 05.31 …ma non dorme nessuno?

Anonimo
Anonimo 26 Novembre 2010 - 13:38

Grande mattiii non mollare un cazzoooo

Anonimo
Anonimo 26 Novembre 2010 - 22:57

Jebem im mater !!

Anonimo
Anonimo 27 Novembre 2010 - 1:36

zio tu sei troppo forte io te lo ho sempre detto…quella gente io non la conosco ma so che se tu vuoi sparisce in un attimo..tu sei un grande..ciao cavallo non mollare mai..sei troppo buono!auguri

pd
pd 27 Novembre 2010 - 6:47

Buona giornata. Mi ha fatto enorme piacere intervistare Mattiyas e dato l'interesse che ha suscitato spero francamente che non resti una pagina internet fine a se stessa. Quello che chiedo per cortesia è di non utilizzare aggettivi o vocaboli che possano indurre qualcuno a querelarmi perchè è nella mia indole cercare di mantenere il dibattito a livelli tollerabili di educazione. Posso capira che la situazione che si è creata e che sta impedendo ad un ragazzo talentuoso di esercitare la propria professione nel pieno rispetto delle sue potenzialità possa indurre all'insulto ma da che mondo e mondo da situazioni come queste, che ci sono sempre state, se ne può uscire con il dialogo e con la pazienza. Sosteniamo Mattiyas con intelligenza e non con l'insulto per cortesia.
Spero mi possiate capire.
Grazie e buona lettura

PD

Anonimo
Anonimo 27 Novembre 2010 - 6:51

il tia é un grande…sapete che io dico le cose in faccia..seria A…in svizzera di sicuro…ma Basic é un gioctore?o Preisig?sono gioctori?..se li metti in terza lega non fanno la differenza…io di calcio me ne intendo…sei il piu forte tia dopo leiteee pero…kaka…avrebbe fatto meglio l under 21 che la prima squadra in serie B… VA A CURCA LADRO…ti conoscono tutti..uomo senza attribbuti farai fallire anche il lugano ..quest anno non salite ma é sicuro…

Anonimo
Anonimo 30 Novembre 2010 - 6:55

Grande Maty! Lascia perdere Lugano, Molino Bronx ti vuole a Biasca! Grande!!!!

Anonimo
Anonimo 29 Dicembre 2011 - 6:35

oooooooooooooooooooooo…oiioibe cinone

Anonimo
Anonimo 16 Marzo 2012 - 14:53

Matte per me sei e sempre sarai il mago dei piedi… Tuo cugino che tu ha sempre sostenuto e sempre ti sosterrà! Fai vedere chi sei… Ma camminando dietro le quinte… Prima di uscire in scena!

I commenti sono chiusi

Leggi anche questi...