UCL, il ritorno di Hoarau lascia accesa la speranza: a Belgrado l’YB dovrà però compiere un’impresa

scritto da Claudio Paronitti

Nella gara di andata dei playoff di UEFA Champions League Young Boys e Stella Rossa Belgrado si lasciano sul 2-2. In Serbia, i gialloneri sono chiamati a compiere un’impresa per approdare alla fase a gironi della massima competizione europea per club

Il pressante inizio di gara da parte degli uomini di Seoane viene ricompensato dal vantaggio di Assalé dopo appena sette minuti. È il giusto premio per una squadra giallonera intenzionata a fare la differenza già in un questa partita di andata. Come un fulmine a ciel sereno, tuttavia, gli ospiti trovano il punto del pareggio con l’australiano Degenek, il quale è libero di colpire di testa e inviare il pallone all’incrocio dei pali, dove né von Ballmoos, né tantomeno Nsame riescono ad arrivarci.

Passato lo shock, i bernesi riprendono a mettere pressione sugli avversari e, nel giro di una trentina di secondi, al 26′, vedono le conclusioni di Martins Pereira (di tacco da due passi) e di Aebischer (botta dal limite dell’area) respinte miracolosamente da Borjan. L’YB è dominante e la Stella Rossa gioca di rimessa. Su una di queste Marin supera von  Ballmoos con uno scavetto, fortunatamente per i suoi compagni capitan Lustenberger si trova nel posto giusto al momento giusto ed evita che la palla varchi la linea bianca. Due minuti più tardi, al 39′, ancora Borjan alza la barricata su una conclusione da dentro l’area di Ngamaleu.

L’inizio della ripresa è da incubo per i duplici campioni svizzeri in carica: dopo nemmeno un minuto, Marin porge in profondità a Gobeljić sulla fascia sinistra. Il cross di quest’ultimo non viene da nessuno a centro area, ma viene raccolto dall’accorrente García, il quale in un qualche modo e in maniera scomposta riesce a superare von Ballmoos per il vantaggio ospite. Un duro colpo a freddo per lo Young Boys, ancora negli spogliatoi in questa prima parte di seconda frazione.

I minuti passano e i gialloneri riescono ad assorbire il colpo poco a poco. Malgrado un possesso palla favorevole le occasioni vere e proprie latitano. Fino al 64′, quando un perfetto cross di Lotomba dalla destra pesca Assalé all’altezza dell’area dei cinque metri. L’ivoriano, tutto solo, colpisce malamente e la chance per il pareggio sfuma. A un quarto d’ora dalla fine il pendolino Ngamaleu ha ancora fiato da vendere, scatta come un fulmine, entra in area di rigore, si fa sgambettare da Boakye e l’arbitro, dopo aver consultato le immagini televisive, concede giustamente il penalty a favore dei gialloneri. Dagli undici metri si presenta il rientrante e specialista Hoarau, il quale spiazza Borjan e rimette la contesa in parità.

All’84’ il bomber francese va a un passo dal ribaltare il risultato. Il suo colpo di testa ad anticipare un’uscita a vuoto di Borjan trova però l’opposizione di Gobeljić sulla linea di porta. All’89’ un’altra inzuccata, sempre del centravanti transalpino, si spegne a lato di una cinquantina di centimetri. È l’ultima opportunità di una partita in cui l’YB ha fatto di più, si è portato avanti, ha subito due reti e, grazie all’entrata di Hoarau, è riuscito a limitare i danni. A Belgrado, tuttavia, servirà un’impresa.

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UEFA Champions League 2019-2020, andata playoff – Stade de Suisse, Berna

BSC Young Boys-FK Crvena Zvezda 2-2 (1-1)

Arbitro – Danny Makkelie (Olanda).

Reti – 7′ Roger Assalé 1-0, 18′ Milos Degenek 1-1, 46′ Mateo García 1-2, 76′ Guillaume Hoarau 2-2 (rigore).

Ammoniti – 37′ Jean-Pierre Nsame (fallo), 45′ +3′ Michel Aebischer (fallo), 48′ Vincent Sierro (fallo), 59′ Jander (fallo).

BSC Young Boys (4-2-3-1) – David von Ballmoos; Jordan Lotomba, Fabian Lustenberger, Cédric Zesiger, Ulisses Garcia (67′ Saidy Janko); Christopher Martins Pereira, Vincent Sierro (57′ Christian Fassnacht); Roger Assalé, Michel Aebischer (73′ Guillaume Hoarau), Nicolas Moumi Ngamaleu; Jean-Pierre Nsame. Allenatore: Gerardo Seoane.

FK Crvena Zvezda (4-2-3-1) – Milan Borjan; Marko Gobeljić, Radovan Pankov, Milos Degenek, Milan Rodić; José Cañas, Mirko Ivanić; Mateo García (55′ Jander), Marko Marin, Aleksa Vukanović (85′ Njegoš Petrović); Richmond Boakye (77′ Tomané). Allenatore: Vladan Milojević.

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