UEL, la scintilla non scatta nemmeno alla quinta opportunità: il Lugano saluta mestamente l’Europa League

scritto da Claudio Paronitti

Il Lugano non fa scattare la scintilla nemmeno nella quinta partita della fase a gironi di UEFA Europa League. A San Gallo, i bianconeri si inchinano di misura a un Copenhagen cinico e ottimamente messo in campo e devono così salutare la competizione con un turno ancora da disputare

Tra infortunati di lungo corso e dell’ultimo minuto, mister Jacobacci propone una formazione rivoluzionata per quattro undicesimi rispetto alla vittoriosa trasferta di Thun. Particolarmente interessante la fiducia riposta nel ticinese Guidotti, al debutto stagionale in maglia bianconera.

Le prime fasi della sfida sono di chiara marca danese. I protetti di Solbakken controllano il possesso del pallone, pur non creandosi reali chance per passare in vantaggio. Dal canto loro, i padroni di casa mantengono un buon assetto difensivo e, quando ve ne è la possibilità, cercano di sorpassare la metà campo con i veloci attaccanti a loro disposizione. Tra il 22′ e il 25′ Bottani e Júnior sprecano però due ottime opportunità per modificare lo score. La crudele legge non scritta del calcio recita: «gol sbagliato, gol subìto». E così capita anche nella Svizzera orientale. Sul ribaltamento di fronte, Sotiriou cambia fronte, lanciando sulla destra Bardolec, il quale, liberissimo di controllare e di crossare, porge la sfera al centro per l’accorrente Thomsen che dal par suo sfugge a Custodio, si tuffa quasi a filo d’erba e supera un incolpevole Baumann. I bianconeri non sono quelli di Thun e lo si nota nettamente. Certo, l’avversario è di un’altra caratura, ma la manovra non è ficcante come quella proposta nell’Oberland bernese. Se poi ci aggiungiamo un altro controllo sbagliato di Lavanchy, partito in posizione regolarissima, davanti a Johnsson, ecco che l’immagine dei primi quarantacinque giri d’orologio è più chiara che mai.

Nemmeno nel secondo tempo la musica cambia. Il Lugano non riesce ad abbattere il muro eretto dai dirimpettai nordici ed è molto spesso lento nell’uscire palla al piede dalla propria metà campo. La qualità è l’aspetto che questa sera manca nell’undici ticinese. Mister Jacobacci se ne rende conto e prova a indicare ai giocatori la via da seguire. Peccato solamente che la recezione non è immediata. Così, in una ripresa dai ritmi blandi, al Copenhagen basta mantenere alta l’attenzione e tentare di tanto in tanto qualche sortita offensiva su palla ferma. Nulla di che preoccuparsi però, perché Baumann non deve intervenire praticamente mai, consentendo ai suoi guanti di rimanere intonsi. Sul fronte offensivo luganese si nota il vuoto più completo. E questo nonostante l’ingresso di Dalmonte e Sasere in luogo di uno spento Júnior e di un altalenante Aratore. Appena entrato, e siamo al minuto 76, Čovilo si divora letteralmente un gol già fatto su corner di Lovrić mal letto da Johnsson. Se si sbaglia la prima, e unica, vera occasione della ripresa non si può, purtroppo (e lo diciamo con molto rammarico), pretendere di rimettere in carreggiata una sfida già complicata di per sé. All’85’ la premiata ditta Daprelà-Baumann rischia di combinarla davvero grossa. Su un lancio del collega Johnsson (!), il numero uno sottocenerino valuta male il rimbalzo del pallone e permette a Sotiriou di superarlo, ma non di segnare, perché il centrale ci mette il piede sulla linea. Poi, Baumann, poco concentrato, consente a Santos, con un tentativo passaggio laterale, di allungare la gamba e di deviare la sfera. Fortunatamente, il 46 riesce a toccarla e deviarla sulla traversa.

Il triplice fischio finale si staglia dunque all’orizzonte, con gli ospiti che conquistano i tre punti con il minimo degli sforzi e con luganesi che, indipendentemente da come andrà a finire l’ultima apparizione europea a Kiev, chiuderà il girone mestamente al quarto e ultimo posto.

***

UEFA Europa League 2019-2020, Gruppo B, 5ª giornata – Arena St. Gallen, 1’281 spettatori

FC Lugano-FC København 0-1 (0-1)

Rete – 26′ Nicolaj Thomsen 0-1.

Ammoniti – 36′ Carlos Zeca, 48′ Stefano Guidotti, 60′ Carlinhos Júnior, 80′ Olivier Custodio, 89′ Sotiris Papagiannopoulos.

FC Lugano (4-4-2) – Noam Baumann; Numa Lavanchy, Ákos Kecskés, Fabio Daprelà, Linus Obexer; Marco Aratore (70′ Franklin Sasere), Olivier Custodio, Sandi Lovrić, Stefano Guidotti (76′ Miroslav Čovilo); Mattia Bottani, Carlinhos Júnior (62′ Nicola Dalmonte). Allenatore: Maurizio Jacobacci.

FC København (4-3-3) – Karl-Johan Johnsson; Andreas Bjelland, Sotiris Papagiannopoulos, Victor Nelsson, Pierre Bengtsson; Karlo Bartolec, Carlos Zeca, Nicolaj Thomsen (78′ Robert Mudražija); Pep Biel (74′ Rasmus Falk), Michael Santos (86′ Guillermo Varela), Pieros Sotiriou. Allenatore: Ståle Solbakken.

Arbitro – Aleksei Eskov (RUS) / Assistenti – Dmitri Mosyakin (RUS) e Valeri Danchenko (RUS) / Quarto ufficiale – Vladislav Bezborodov (RUS)

Leggi anche questi...