UEL, l’Espanyol impartisce una lezione di calcio su tutta la linea a un Lucerna appannato all’inverosimile e privo di alcun mordente

scritto da Claudio Paronitti

A una settimana di distanza dalla sconfitta casalinga per 0-3 per mano dell’Espanyol, il Lucerna è andato incontro a un kappaò ancora più sonoro (non tanto numericamente, bensì dal punto di vista dell’atteggiamento assai passivo). All’RCDE Stadium di Barcellona i biancoblù subiscono una vera e propria lezione di calcio, vincendo con molto agio, replicando il 3-0 di sette giorni or sono

La formazione catalana ha messo in cassaforte un passaggio del turno, già acquisito al termine della gara di andata grazie ai punti messi a segno nella prima frazione dall’attaccante cinese Wu Lei al 3′ (colpo di testa da posizione ravvicinata) e dal collega di reparto spagnolo Víctor Campuzano, autore di una doppietta al 27′ e al 38′ (due tiri incrociati dall’interno dell’area di rigore).

Nella ripresa, l’undici di casa abbassa notevolmente il ritmo, ma gli ospiti non ne approfittano, giungendo per contro alla prima conclusione in porta al 69′, con un tiro da distanza siderale di Silvan Sidler bloccato agevolmente a terra da Diego Lopez. Lo stesso portiere ex Milan (che poi si scusa con compagni e tifosi per l’errore di valutazione) va vicino a combinare la frittata di serata al 79′ quando controlla in maniera alquanto approssimativa un retropassaggio. Francesco Margiotta, appannato come tutti i suoi compagni, reagisce tardivamente e calcia addosso a Diego Lopez.

In sostanza, i ragazzi di Thomas Häberli si sono limitati per praticamente tutta la durata della partita – ed è questa la gravità della situazione su cui riflettere a fondo in casa lucernese – a osservare e ammirare il calcio proposto dai padroni di casa, dominanti e assolutamente meritevoli del superamento del turno. I prossimi avversari degli iberici saranno gli ucraini dello Zorya Luhansk, vincitori nel doppio confronto sui bulgari del CSKA Sofia (1-1 all’andata in trasferta e 1-0 al ritorno tra le mura amiche).

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