UEL, quando l’avversario è di un altro pianeta le svizzere vanno in difficoltà: Lucerna con due piedi fuori (come il Vaduz), Thun con uno e mezzo

scritto da Claudio Paronitti

L’andata del terzo turno preliminare di UEFA Europa League ha confermato le difficoltà delle squadre rossocrociate di metà classifica a confrontarsi alla pari con avversari di ben altra caratura

Il Thun dei ticinesi Matteo Tosetti e Simone Rapp, assist-man e autore del provvisorio 2-2 contro lo Spartak Mosca,  ha fornito come antipasto una prestazione volenterosa, alla quale è però mancato il punto esclamativo. Nonostante la differenza con l’armata russa si sia tuttavia notata solo in parte, i bernesi possono recriminare in particolare sulle prime due segnature ospiti, arrivate con un rinvio errato del portiere Guillaume Faivre (la prima) e con una difesa della zona un po’ approssimativa (la seconda). Per cercare l’exploit nell’Est Europa, il Thun dovrà giocare per novanta minuti come ha fatto per i primi quindici della ripresa, ossia sestuplicare lo sforzo. Non sarà semplice, ma neanche impossibile.

Hanno per contro vissuto una serata molto amara Vaduz e Lucerna. Se i biancorossi, mai giunti al terzo turno e surclassati in tutto e per tutto dall’Eintracht Francoforte, non avevano alcuna speranza in partenza circa il passaggio del turno, i lucernesi potevano e dovevano fare molto di più. Impegnati tra le mura amiche, i ragazzi di Thomas Häberli hanno subito il possesso palla catalano, venendo puniti costantemente e senza possibilità di replica. Per entrambe le formazioni l’avventura europea durerà altri novanta minuti, che non saranno nient’altro che pura formalità sia per tedeschi che per spagnoli.

Leggi anche questi...