Un inizio 2018 da favola: Lugano, sei tutto da godere!

scritto da Claudio Paronitti

Inanellando la quarta vittoria in altrettante partite del girone di ritorno, i bianconeri hanno messo una seria, se non definitiva, ipoteca sull’obiettivo primario della stagione

Vincere senza subire reti è ancora più affascinante. E pace se si segna poco (l’attacco luganese rimane il peggiore della Raiffeisen Super League). L’importante è far scivolare in fondo al sacco una palla in più degli avversari di giornata. Questa metodologia non si impara se non si ha a disposizione una rosa di ragazzi ben amalgamati tra di loro e con l’intento comune di essere un team omogeneo, di qualità e di quantità.

Il merito di tutto ciò va diviso tra società, staff tecnico, giocatori e tutte quelle persone che, dietro le quinte, permettono alla squadra di lavorare in tutta serenità e tranquillità nell’arco di tutta la settimana. Lo scopo è farsi trovare pronti a disputare delle partite meravigliose come lo sono state le prime tre di questo primo scorcio di nuovo anno. La rosa intera – ora più di prima considerato l’arrivo e il debutto ufficiale del “Cobra” Marc Janko – potrà così forgiarsi di ulteriore energia e vitalità.

Non è fantascienza affermare che questo Lugano può ambire a qualcosa di più della pura e semplice salvezza. Con l’obiettivo stagionale oramai raggiunto (solo un calo drastico farebbe ripiombare i sottocenerini in una zona pericolosa), si può guardare senza ombra di dubbio a traguardi più importanti. La muraglia difensiva è diventata una diga che non fa passare la minima goccia d’acqua che tenta di entrarvi (David Da Costa è imbattuto da ben 415′). Il centrocampo è un reparto che fa un filtro perfetto e da collante tra il reparto arretrato e quello offensivo. E l’attacco fa il suo. Il godimento in riva al Ceresio, è sicuro, è appena iniziato.

L’unica nota negativa del cammino luganese è la presenza della gente a Cornaredo. Le 3’380 persone che hanno infiammato lo stadio sono assolutamente da encomiare. Non altrettanto, invece, chi, per un motivo o per l’altro, continua a disertare l’impianto, non facendo sentire direttamente il proprio appoggio alla squadra. Certo, Cornaredo è vetusto e ha bisogno di un restyling. Questa, però, non è una ragione sufficiente per non sostenere costantemente i propri beniamini.

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