UNL, nonostante la farsa del VAR la solita Svizzera ha sciupato un’altra ghiotta chance per diventare veramente grande

scritto da Claudio Paronitti

La sconfitta patita ieri sera in quel di Oporto ha confermato una volta di più che la determinata Svizzera ha sciupato un’altra ghiotta occasione per diventare veramente grande

Ed è un peccato, perché il Portogallo era tutt’altro che insuperabile. La sola presenza del fenomeno che risponde al nome di Cristiano Ronaldo è stata comunque sufficiente per incutere timore nella mente e in alcune giocate dei ragazzi rossocrociati.

I lusitani sono stati più forti della farsa andata in onda a cavallo del decimo minuto della ripresa, quando il VAR ha dimostrato tutte le sue falle. L’incerto direttore di gara tedesco Felix Brych si è affidato alla sala-video per valutare uno sgambetto su sé stesso di Steven Zuber.

Le veementi, e onestamente ingiustificate, proteste dell’esterno offensivo elvetico hanno indotto gli addetti al VAR di rivedere le immagini dell’accaduto. La farsa della tecnologia è risultata determinante per donare con tanta gentilezza un calcio di rigore, poi trasformato da Ricardo Rodríguez, ai protetti di Vladimir Petković.

Il momentaneo pareggio, alla luce del non-gioco mostrato dai padroni di casa, avrebbe dovuto mettere le ali agli svizzeri, i quali, però, si sono limitati a giochicchiare, non riuscendo mai a pungere veramente una difesa portoghese che non ha subito chissà quale azione pericolosa.

E così, ci ha pensato l’uomo più rappresentativo del Paese, quel CR7 che ha portato di peso i suoi compagni all’atto conclusivo di UEFA Nations League. Ancora una vittoria e il pass per gli Europei del 2020 sarà ottenuto. La Svizzera, invece, sarà costretta ad arrivare tra le prime due del girone di qualificazione. Ma prima, c’è da conquistare almeno il terzo posto nella finalina di domenica. L’avversario uscirà dalla sfida che opporrà questa sera Inghilterra e Olanda.

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