Young Boys-Lugano, le pagelle: la difesa regge bene fino all’83’, l’attacco spreca un po’ troppo

scritto da Claudio Paronitti

La sconfitta in casa della capolista Young Boys è “imputabile” alla forza dei gialloneri di riuscire a conquistare la posta piena nonostante una serata non brillantissima

David Da Costa – 3,5 – rivedendo al replay la punizione decisiva di Sulejmani, presenta una barriera inefficace. Non vede partire il tiro e, di conseguenza, non può tuffarsi e provare a respingere la conclusione;

Dragan Mihajlović – – ogni tanto è in ritardo nelle chiusure, ma la sua è una prova di sostanza. E nel catino dei campioni in carica è tutto fuorché evidente;

Mijat Marić – 4,5 – se Hoarau non si crea un’occasione nei 45′ iniziali un bel po’ di merito è anche suo. Ottima l’intesa, che cresce di giornata in giornata, con Sulmoni;

Fulvio Sulmoni – 4,5 – anche “Sulmo” disputa una partita di carattere. Sullo stretto non lo si batte, fatica un po’ di più sul lungo;

Fabio Daprelà – – non era per niente facile tornare dopo sei turni di sospensione ed essere pronti mentalmente. Lui ce l’ha fatta. Anche se ha rimediato un giallo (il quarto stagionale) che lo appiederà per la sfida con il Neuchâtel Xamax;

Mario Piccinocchi – 3,5 – commette qualche errore di troppo per le sue qualità. Fatica ad alzare i ritmi delle sue giocate, non riuscendo a fare la differenza;

(62′ Bálint Vécsei – 3,5 – rimane inizialmente in panchina dopo una serie di incontri da titolare. Fatica a inserire la marcia giusta);

Miroslav Čovilo – 4,5 – la sostanza è la sua qualità principale. Inserito per fare “da tramite” fra difesa e centrocampo, dimostra il valore che aveva proposto sotto la gestione-Abascal;

Jonathan Sabbatini – – tiene a bada un mastino come Sanogo, che quasi mai accende la luce. Il capitano non si tira indietro e dirige, quando ve ne è la possibilità, la manovra;

Valon Fazliu – – titolare per la prima volta sotto la gestione-Celestini, il trequartista, pur non incidendo, non sfigura affatto, cercando spesso la giocata ravvicinata con i compagni;

(57′ Mattia Bottani – 3,5 – parte dalla panchina in quanto a inizio settimana ha saltato un paio di allenamenti a causa di dell’influenza. Poco o nulla sino al 91′ quando, dai sedici metri, calcia alle stelle un pallone invitante);

Alexander Gerndt – 3,5 – stavolta, contro la sua ex-squadra, fa qualcosa di più rispetto agli ultimi confronti con i bernesi. Sfiora anche il gol su punizione, ma è troppo poco;

Carlinhos Junior – 3,5 – ha sulla coscienza due gol sbagliati (il primo abbastanza clamoroso). Non fosse stato per ciò, la sua valutazione sarebbe stata, ovviamente, più alta;

(74′ Petar Brlek – s.v. – anche lui parte dalla panchina, entra a partita in corso, ma non incide);

Fabio Celestini – – in settimana vorrebbe lavorare più sulla tecnica che sul mentale. Il “voglio ma non posso” sembra riecheggiare impietoso anche sulla sua squadra.

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