Zeman: “Non sarà facile, ma sarà il campo a parlare”

scritto da Riccardo Vassalli

Da www.fclugano.com
L’allenatore bianconero Zeman torna a parlare in sala stampa, in vista dell’insidiosa trasferta di Zurigo. Nel tradizionale incontro con i mass media, il boemo si è espresso su vari argomenti; dal calciomercato, alla salvezza. Di seguito le risposte del allenatore bianconero.

Indisponibili

 Bot­ta­ni e Dju­ric non ci sa­ran­no si­cu­ra­men­te e for­se an­che Pa­da­li­no, pure se sta­ma­ne ha pro­va­to. Ve­dre­mo do­ma­ni la ri­spo­sta del suo gi­noc­chio. Inol­tre ci sarà Piccinocchi squalificato.
 La pausa
 Nel­le due set­ti­ma­ne tra­scor­se ab­bia­mo svol­to la­vo­ri di potenziamento e di corsa corta. Nel­la pau­sa pre­ce­den­te ave­vo in­si­sti­to sul­le cor­se lun­ghe ma sta­vol­ta ho op­ta­to per gli scat­ti bre­vi vi­sto che al ter­mi­nedel cam­pio­na­to man­ca­no solo tre par­ti­te.
Chili e centimetri
Con­ti­nua­te a ri­ba­di­re ‘sta sto­ria del cen­tro­cam­po di pic­co­li e del­la ne­ces­sità di au­men­ta­re chi­li e cen­ti­me­tri. Io i pic­co­li li fac­cio cre­sce­re. Non é un pro­ble­ma di al­tez­za ma di men­ta­lità. Il calcionon si gioca a kg e cm se no Mes­si non po­treb­be scen­de­re in cam­po. E pro­prio per­ché il cam­pio­na­to sviz­ze­ro é mag­gior­men­te fi­si­co i gio­ca­to­ri tec­ni­ci po­treb­be­ro an­che gua­da­gnar­ne.
Calciomercato
Ho già in men­te i nomi ma bi­so­gna ve­de­re se si rie­sce ad ar­ri­var­ci. Mi dite che Da­t­ko­vic, Cu­li­na e Ve­se­li han­no già va­rie ri­chie­ste e po­treb­be­ro par­ti­re? For­se si dice ma a me non lo ha det­to nes­su­no. Di so­li­to sono voci messe in giro dai procuratori…

 Veseli agli Europei

Non mi as­su­mo me­ri­ti par­ti­co­la­ri per i pro­gres­si del gio­ca­to­re. Sono però con­ten­to. Il ra­gaz­zo é si­cu­ra­men­te mi­glio­ra­to stan­do con noi. For­se an­che per­ché ha avu­to la pos­si­bi­lità di gio­ca­re, pri­ma ave­va gio­ca­to poco e se non scen­di in cam­po é dif­fi­ci­le. Co­mun­que é un ragazzo serio e sono soddisfatto che stia crescendo.
Salvezza in tasca?
 Nem­me­no an­dan­do a più 7 mi sen­ti­rei al si­cu­ro. Per me non vor­reb­be dire nien­te. Mi di­co­no che c’è sta­ta una squadra che aveva 14 punti di vantaggio e che non é sta­ta pro­mos­s­sa…

Maggiori  progressi

Dei gio­ca­to­ri meno im­pie­ga­ti quel­lo che é mi­glio­ra­to mag­gior­men­te in que­sti mesi éSusnjar. Quan­do é ar­ri­va­to sem­bra­va che non avreb­be po­tu­to ri­ma­ne­re con noi. Ora ha di­mo­stra­to che ci può sta­re, sem­pre in al­le­na­men­to per­ché in par­ti­ta non si ri­schia. Però di que­sto pas­so pen­so che sarà uti­le an­che lui.

 Mastalli

 Ha da­van­ti nel­lo stes­so ruo­lo gen­te che mi da mag­gior si­cu­rez­za: inol­tre non si é an­co­ra pie­na­men­te in­se­ri­to nel­la men­ta­lità di gio­co. Ri­pe­to quan­to già det­to. Al Mi­lan Pri­ma­ve­ra si gio­ca­va più sul pos­ses­so da fer­mi, ora in­ve­ce é in una squa­dra che fa mol­to mo­vi­men­to e que­sto a lui crea dif­fi­coltà. Non dico che non potrà di­ven­ta­re un buon gio­ca­to­re, c’è solo un pro­ble­ma di ambientamento e di cambiamento di mentalità ri­spet­to a quan­to si é fat­to in pre­ce­den­za. E’ na­tu­ra­le che lui, che era ca­pi­ta­no del­la Pri­ma­ve­ra ros­so­ne­ra, ci ha sem­pre quel­la cosa in te­sta, quel modo di gio­ca­re.

Soddisfatto dei progressi della squadra?

Se fos­se per me de­si­de­re­ri che si mi­glio­ras­se in tan­te cose. Però sono con­ten­to che la squa­dra rie­sce a fare quel­lo che stia­mo pre­pa­ran­do e che la­vo­ria­mo in set­ti­ma­na. Ri­pe­to: que­sta squa­dra tec­ni­ca­men­te non é cer­ta­men­te tra le mi­glio­ri, ma ha la mentalità giusta e que­sto in­ci­de mol­to.

Obiettivo coppa?

L’ho già det­to più vol­te. Per noi é una com­pe­ti­zio­ne e vo­glia­mo ono­rar­la sino in fon­do. Ma il no­stro pri­mo com­pi­to é mantenere il Lugano in Super League. Per vin­ce­re la Cop­pa do­vrem­mo es­se­re mol­to bra­vi e an­co­ra non sia­mo ar­ri­va­ti a quel li­vel­lo.

Errori banali

E’ vero che ab­bia­mo per­so pun­ti per er­ro­ri ba­na­li. Ma ce ne sa­ran­no an­co­ra. Il pro­ble­ma é cer­ca­re di far­ne il meno pos­si­bi­le. In realtà gli sba­gli non si evi­ta­no mai del tut­to. Commettono errori anche i giocatori più importanti, é nor­ma­le che pos­sa­no sba­glia­re an­che i miei ra­gaz­zi.

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