Zurigo-Lugano, le pagelle: finalmente Sabbatini, Gerndt troppo isolato, Baumann inoperoso

scritto da Claudio Paronitti

Dopo una serie di prestazioni non all’altezza delle sue qualità, capitan Sabbatini si riscatta nel gelido pomeriggio zurighese, facendo da collante tra tutti i reparti

Noam Baumann – – non viene mai testato veramente, perché lo Zurigo non tira in porta. Negli ultimi istanti effettua un’uscita importante in tuffo;

Mijat Marić – – inizia un po’ in sordina, ma cresce esponenzialmente man mano che il cronometro “sforna” i secondi. Il senso della posizione è uno dei suoi atout;

Miroslav Čovilo – 4,5 – gli unici due nei di una partita positiva sono il cartellino giallo per proteste e l’essersi perso Odey in area di rigore;

Fulvio Sulmoni – 4,5 – festeggia la partita numero 150 nella massima serie con una prestazione di livello. Sull’ultima azione si perde però Kasai, che, fortunatamente, colpisce il palo pieno;

Dragan Mihajlović – – nel primo tempo gli avversari non pungono, nella ripresa, pur con qualche proiezione offensiva, bada più a difendere il prezioso punto;

Jonathan Sabbatini – 4,5 – finalmente il capitano si riscatta. È dappertutto e incita e sprona i compagni a dare il massimo. Peccato per l’ammonizione che gli farà saltare la prima del ritorno contro il Thun;

Mario Piccinocchi – 3,5 – fa il suo dovere, senza rischiare troppo. Come gli è capitato ultimamente, è un po’ troppo scolastico nelle giocate;

Bálint Vécsei – 3,5 – dovrebbe fare la differenza con la sua fisicità, ma non riesce nel suo intento. Le opportunità per dimostrare il valore arrivano, il problema è sfruttarle;

(69′ Roman Macek – s.v. – non è ancora in completa sintonia con i compagni e lo si nota quando sbaglia un assist in profondità per Gerndt che si sarebbe trovato solo davanti a Brecher);

Fabio Daprelà – 4,5 – partita di qualità per il laterale sinistro. Nel primo tempo, non centra la porta perché il suo tiro parte dal piede “meno educato” (il destro), nella ripresa Brecher gli toglie la gioia del gol con un riflesso “da gatto”;

Petar Brlek – 3,5 – un’oretta in campo per il croato alle spalle di Gerndt. È mobile, d’accordo, però nella sostanza pecca di esperienza;

(60′ Domen Črnigoj – 4 – torna in campo per l’ultima mezz’ora, lottando come suo solito su ogni pallone);

Alexander Gerndt – 3,5 – accusa particolarmente l’assenza dei due gemelli Bottani e Junior. La sua generosità non è assolutamente in discussione. Manca però la finalizzazione;

Fabio Celestini – – nemmeno a Zurigo arriva la vittoria (che manca da sei partite), ma i suoi ragazzi sono vivi e con un po’ di cinismo in più sarebbero usciti vincitori dal catino biancoblù.

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